25 aprile 2014. A Napoli si è festeggiata la tredicesima edizione della giornata mondiale della danza che viene celebrata, ogni anno, verso la fine di aprile. Come ha deciso il Dance Council Unesco, per ricordare la nascita (il 29/4/1727) di Jean-George Noverre, grande coreografo riformatore. Ne scriviamo anche per riscattarci dall’accusa che alla stampa vien fatta non d notizie della danza. La ribadiva la giornalista freelance Raffaella Tramontano «I giornali danno poco spazio alla cultura due pagine; e alla danza? nessuna». La scorsa settimana, appunto, a Napoli, al Movimento Danza di Gabriella Stazio (via Bonito 20/22). Dove ha presentato, come coordinatrice del progetto, il nuovo magazine on line “Campadidanza”. «E’ vero che esiste qualche giornale cartaceo che parla di danza, ma privilegia quella classica, mentre con questo magazine on line vogliamo dare uno sguardo paritario a tutte le sue forme. E’ anche vero che preferirei il cartaceo ma sono convinta che, giacch il mondo si evolve, deve evolversi anche la sua comunicazione».
Cos, in questa pazza citt , esempio estremo dell’attuale crisi, in cui tanti – aziende, negozi e studi- chiudono, ecco che, con un’impostazione internazionale (collaboratori, notizie e commenti da tutto il mondo – da Parigi, Dublino, Londra e New York-) si apre questa coraggiosa iniziativa piena di speranza, oltre che di passione per la danza.
D’altronde la musa greca Tersicore (= “piace la danza”) è la madre della sirena Partenope. E qui, nella citt partenopea, sin dall’epoca greca, si è sempre danzato. Nell’antico teatro (ancora ne esistono i resti) durante i cori si ballava. Si ballava, nel 700, al San Carlo, il più antico teatro d’Europa, che si era inaugurato il 4 novembre 1737, appena tre anni dopo l’inizio del governo dei Borbone. E, lo scorso 26 aprile, al Museo Archeologico, all’ombra del Toro Farnese, si è concluso il Festival Internazionale del 700 Musicale Napoletano appunto con le Danze alla Corte del Re Ferdinando. In questi giorni, sempre all’ombra del Toro Farnese, la Compagnia di Danza Popolare di Parigi ha ballato la nostra tarantella.
Inoltre, quest’anno, uno dei focus del napoliteatrofestivalitalia è dedicato alla danza. E avr un gran pubblico. Perch oggi qui, in questa citt immobile e vivissima, un vero ossimoro vivente, c’è la passione per la danza. testimoniata da numerosissime scuole, al centro e in periferia. Per ragazzotte che sognano di fare le veline, per esili fanciulle, che desiderano librarsi eteree, per donne attempate arrancanti nei balli di gruppo, per quelle che, flessuose, nelle danze arabe riscoprono un’ardente femminilit , per uomini e donne che si abbracciano nel tango o si lanciano saltando nella tamorra e nelle pizzica, o si cimentano, compostissimi, nella sacra danza tibetana del Vajra … . Ma tutta la danza è sacra, perch, come diceva il nostro Pitagora, tutto è Numero, è Musica.
“Campadidanza” ma si può campare di danza? Il Movimento Danza di Gabriella Stazio ha indetto bandi di concorso per borse di studio per ballerini e coreografi (scadenza 26 maggio). In quest’era di squallida disoccupazione, si apre ai giovani una possibilit . Di avere, negli spettacoli, teatrali, cinematografici o televisivi, ruoli di ballerini o di coreografi. Per i quali vi saranno musicisti, costumisti, esperti delle luci.
Ma, a parte il lato economico, quest’arte figurativa e musicale fa campare chi la pratica e ne ha il talento, gli è vitale dicono- perch permette di accedere a una condizione particolare. Perch, quando la disciplina tersicorea diventa acquisita e il movimento danzante del corpo diventa naturale e spontaneo, ci si muove liberamente, fino ad avere la musica dentro, fino a sentirla scorrere nel proprio corpo – le note lungo le gambe, il tronco e le braccia-. Allora ci si avvolge, ritmicamente, nello spazio attorno spazio nello spazio, musica nella musica.
E si vive una vita diversa. Una vita per la quale vale la pena di vivere.
Per saperne di più
www.campadidanza.it/
Nella foto, la locandina della rassegna " “Di seconda mano", da 6 all’ 8 maggio, ore 21, al Ridotto del Teatro Mercadante di Napoli. L’undicesima edizione, organizzata per la seconda volta in collaborazione con il Teatro Stabile di Napoli da Gabriella Stazio di Movimento danza