Forcella diventerà un museo a cielo aperto, con quindici murales. Che si estenderanno nelle rete urbana tra via Foria e Piazza Calenda. Grazie al progetto NeaPolisRestArt, iniziativa integrata di valorizzazione socioculturale e artistica, organizzata e promossa dall’associazione Agorà, presieduta da Paola Filardi, in collaborazione con il Museo archeologico nazionale di Napoli, il tavolo Interassessorile patto creatività Urbana del Comune di Napoli e il sostegno della Soprintendenza archeologia delle arti e paesaggio.
Le opere del Mann popoleranno un quartiere storico e affascinante, la cui riscoperta è già cominciata un anno fa, attraverso questo progetto, dal basso, coinvolgendo abitanti del quartiere e studenti dell’Istituto Comprensivo “Adelaide Ristori” nella riscoperta storica e culturale di Forcella e in un percorso di conoscenza, nonché di rilettura, dei tesori custoditi nell’antico palazzo degli studi.
Saranno giovani artisti italiani e stranieri a reinterpretare queste meraviglie. Il primo capolavoro a materializzarsi sulle facciate degli edifici sarà l’Ercole Farnese, in via Pietro Colletta, grazie alla creatività di Valentio Silvestre mentre Leticia Mandragora realizzerà in vicoletto dei Zuroli, ridarà vita per strada al volto della Medusa.
Un’idea che sposa la strategia del museo diretto da Paolo Giulierini di aprirsi al territorio con un costante dialogo culturale, interpretativo e partecipativo.
Ercole e Medusa saranno in compagnia di altre opere provenienti dal museo di Napoli per antonomasia: in una zona troppo spesso marchiata solo come angolo malfamato, vedremo, tra gli altri, anche Venere Callipigia e l’Atlante Farnese. L’inclusione parte dall’arte e dalla sua divulgazione.
In alto, un momento della prima fase del progetto con gli studenti alla scoperta del Mann