Ieri mattina al centro di lingua e cultura russa Russkij Mir (Palazzo Santa Maria Porta Coeli, Via Duomo 219)il Napoli Teatro Festival Italia, (6 22 giugno) giunto alla sua VII edizione, ha tenuto il suo primo incontro con il pubblico per illustrare il focus dedicato al drammaturgo russo Anton Cechov, generalmente ritenuto il fondatore del dramma moderno. Ha introdotto l’incontro Michela Boehming dell’Universit L’Orientale tratteggiando con chiarezza, essenzialit e compiutezza la poetica drammaturgia di Cechov, non senza aver prima sottolineato con orgoglio il tardivo riconoscimento dell’arte cechoviana, collocata dal grande critico letterario statunitense Harold Bloom sullo stessa linea di grandezza di Shakespeare e Tolstoj.
Poi il direttore artistico Luca De Fusco ha annunciato i 6 spettacoli in cartellone tratti dalle opere di Cechov. La novit è data da tre rappresentazioni di Zio Vania, la stessa opera letta da tre registi diversi. La prima in lingua originale (con sottotitoli) per la regia di Andrei Konchalovsky che firma anche Tre Sorelle. Entrambi gli spettacoli sono stati molto raccomandati da De Fusco che ha rivendicato il carattere di eccezionalit di una presenza a Napoli, e a quanto pare unica in Italia,che dar agli studenti di lingua russa una occasione imperdibile per godere dal vivo di due classici del teatro russo e della sua gloriosa tradizione attoriale, giustamente famosa per naturalezza, spontaneit ed espressivit . Un privilegio da non perdere, tenendo contodel triangolo d’oro Londra-Mosca-Napoli. Il secondo Zio Vanja è firmato dal lituano Rimas Tuminas, tra l’altro vincitore come migliore spettacolo teatrale dell’anno.
Il terzo Zio Vanja,per la regia dell’argentino Marcelo Savignone, è una variante matta o punk in salsa spagnola di un Cechov comunque demitizzato, osserva sornione De Fusco, guardando gli studenti che affollano la sala, prima di passare a illustrare le caratteristiche distintive della sua regia de Il giardino dei ciliegi (8-9 giugno) la valorizzazione concettuale dei tratti che accomunano “Borbonia” e Russia nella loro incapacit di accedere alla mentalit capitalistica della modernit ; il corrispettivo visivo di questo tratto comune attraverso l’esaltazione del bianco che esprime al tempo stesso i fiori primaverili, la neve dell’inverno e il colore prevalente delle case delle isole mediterranee; la sottolineatura linguistica di questa sorta di gemellaggio mediante l’uso di un italiano leggermente venato di inflessioni dialettali; l’analogia tra il tramonto della classe aristocratica e della sua mentalit con quello di note famiglie nobili napoletane; l’ omaggio all’ ultima espressione di un genere teatrale al tramonto che sta per cedere il passo a Pirandello e Brecht.
Completa il focus Un gabbiano messo in scena dal giovane Gianluca Merolli con originali contaminazioni scespiriane.
Infine, è stata presentata la II edizione del concorso Critico per un giorno aperto agli studenti liceali e universitari. I partecipanti saranno coinvolti inalcune fasi della costruzione di uno spettacolo teatrale, lo vedranno nella sua forma compiuta e successivamente prima di scrivere la recensione. Quest’anno sar loro consentito di assistere alle prove degli spettacoli
Finale di partita di S. Beckett, regia di L. Pasqual, Teatro Nuovo, 19,26 maggio 15.00-16.30
Il giardino dei ciliegi di A. Cechov, regia di L. De Fusco, Mercadante, 20,23,30 maggio-3 giugno 15.30-17.00
Il sindaco di Rione Sanit di E. De Filippo, regia di M. Sciaccalunga. S. Ferdinando, 31 maggio- 1 giugno 15.00-17.00
Per assistere alle prove i richiedenti dovranno inviare una richiesta di partecipazione via e-mail entro il 16 maggio a proveaperte@tratrostabilenapoli.it. AI vincitori un abbonamento teatrale per la stagione 2014-2015 del teatro Stabile e uno smatphone Nokia Lumia.
Nella foto, Zio Vanja visto dal lituano Rimas Tuminas