“Penziere mieje”. A partire da domenica 6 luglio 2014, il Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei dar il via, fino a mercoled 16 luglio, alla rassegna firmata Accademia Vesuviana. Questo evento, a cura dell’Accademia relativa al Teatro di Gianni Sallustro, prevede una programmazione tra le più vaste ed è particolare in quanto, nonostante sia rinomata, mantiene il concetto di “gratuito” al fine di offrire uno spazio possibile a chiunque ne abbia voglia.< br> L’Accademia Vesuviana del Teatro di Gianni Sallustro nasce nel 2007. Scopo principale dare ai giovani e ai meno giovani del territorio vesuviano un’occasione per coltivare le loro passioni ma soprattutto cercare la realizzazione del loro sogno. Nel maggio del 2012 ha ricevuto l’attestato dalla Polizia di Stato cos motivato «Per l’alto valore sociale e per l’impegno profuso nel diffondere la cultura della legalit attraverso progetti di teatro, musica e danza; centro di aggregazione per i giovani che attraverso l’arte e con la realizzazione di spettacoli, diventano testimoni di una societ più giusta e libera dalla violenza, diffondendo i valori di giustizia e coraggio sia nella loro terra, che nei centri di giustizia minorile».
Ma come mai questo titolo cos diretto? I “penzieri” delle persone sono la cosa più manipolabile in quest’epoca in cui tutto è raggiungibile ma soprattutto è corruttibile. Nonostante questo, però, il teatro resta comunque una forma d’arte mai alterata, che riesce a dare ancora stimoli e che pertanto viene festeggiata con questa rassegna da Gianni Sallustro ed i suoi allievi, che ne celebrano anche la possibilit di creazione, la libert d’espressione e di pensiero.
Si comincia con “Il Medico dei Pazzi”, di Eduardo Scarpetta, ma è solo uno dei tanti (ed importanti) titoli che figurano all’interno dell’evento, tra cui “Due mariti imbroglioni” di Feydeau, “L’avaro” di Moliere ed infine, a chiudere la rassegna mercoled 16 luglio “Non ti pago” di Eduardo De Filippo, il cui protagonista è Ferdinando Quagliuolo, proprietario spendaccione di un banco lotto.
Per saperne di più
www.accademiavesuvianadelteatro.it
In foto, frammenti di messinscena