Quando le divinit olimpiche assumono forma e dimensioni di un magnete da frigo, allora sono dei”Godgets-per turisti assolati”, il titolo della seconda tappa di “Trattamenti”, al Museo Archeologico di Napoli. Il dialogo tra l’antico e il moderno è ormai il fil rouge di tante pregevoli iniziative del Mann che cerca di stimolare il fruitore a rintracciare, attraverso un confronto diretto, tra assonanze e dissonanze di codici linguistici i ed epoche storiche, una nuova possibile lettura di sintesi.
Il ciclo “Trattamenti” ideato dal Servizio educativo del Museo, è l’ironica soluzione di questa osmosi tra presente e passato. Protagonista di questo secondo trattamento è Gian Luigi Gargiulo ingegnere di mestiere, fotografo per vocazione, autore da molti anni di intensi scatti in bianco e nero. «Con la fotografia ho percorso diversi cammini; dal bianco e nero di documentazione di classe, lotte e sofferenze dei diversi, alla documentazione architettonica, alla figura umana, con la costante voglia di comunicare attraverso questi magici rettangoli di carta che sono per me il mezzo fotografico. Per questa occasione ho deciso di dedicare i miei scatti ai “maltrattamenti” dell’arte antica nella sua commercializzazione sotto forma di “souvenir da turista”.
Colpito, infatti, durante un tour della Grecia classica peninsulare, dalle molteplici versioni di calamite in gesso raffiguranti capolavori dell’arte antica e per lo più divinit dell’Olimpo, Gargiulo decide di compiere un’azione di reclutamento dei soggetti rappresentati e di ri-nobilitarli attraverso una duplice azione da un lato, operando degli scatti macro in banco e nero delle calamite stesse che, poste sul piano di rappresentazione del Museo, quasi non si distinguono dagli originali, all’occhio del visitatore distratto(per il quale l’artista ha previsto anche una serie di didascalie per ogni singola opera originale tratta da Wikipedia); dall’altro rendendo le calamite stesse protagoniste dell’evento espositivo, incorniciandole, ognuna con cornici e passepartout differenti, e ponendole in ordine sparso sulla superficie muraria, come una sorta di ex-voto. >br>
La terza parete è dedicata a tre scatti che riprendono i turisti assolati e stanchi e si ritemprano all’ombra di grandi alberi nelle vicinanze dei siti archeologici. Qui, il bianco e nero delle foto e le variopinte incorniciature delle sculture-calamite sono mitigate da una scelta tonale sapiente che un tenue banco-nero di fondo tira fuori due colori(caldo-freddo) in armonico dialogo.
La mostra è aperta al pubblico fino al 20 luglio 2014
Museo Archeologico Nazionale
Piazza Museo 19- 80135 Napoli.
Orari mercoled-luned, dalle 9.00 alle 19.30
Info e contatti081 4422149
Nelle foto, scatti realizzati nel corso dell’inaugurazione della mostra