«La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla». Ne era talmente certo Gabriel Garca Mrquez, che l’ha raccontata cos bene da conquistare i lettori di tutto il mondo, grande narratore ma anche giornalista che ha saputo trasformare la cronaca in romanzo. Orfani tutti della sua presenza, ma non dei suoi libri che continuano a parlare al cuore. A cinque mesi dalla scomparsa, Napoli si mobilita per “Gabo” e promuove un evento al Pan con artisti, scrittori, musicisti e attori, ideato dall’associazione TempoLibero il 17 settembre alle 17.30.
In primo piano, l’inaugurazione di una mostra di autori selezionati tra differenti generazioni, accompagnata dai testi del Premio Nobel per la letteratura, letti da Raffaele Di Florio, Peppe Lanzetta, Antonella Stefanucci e Carlo Verre. Spazio anche per la musica di Sas Mendoza e del Quartetto d’archi Martucci che proporr un brano dedicato alle vittime di tutte le guerre. Interverrano, con un loro commento critico, Chiara Patarino, Alessandra Riccio e Francesco Romanetti. Sar proiettato anche un video realizzato da Miriam Paparo Philomarino.
Napoli per Gabo è un invito alla lettura, soprattutto. Mentre dalla bacheca di facebook di TempoLibero ( www.facebook.com/associazione.tempolibero?fref=ts ), arriva la possibilit per chiunque di inviare messaggi, i più belli saranno proposti al pubblico il 28 settembre, alla chiusura dell’evento, dove, chi vuole, potr leggere il suo brano preferito firmato dall’autore.
Tutto è nato dalla rete, da una corrispondenza di pensieri sulla piattaforma sociale. Lo spiega Clorinda Irace (presidente di TempoLibero) presentando l’iniziativa nella conferenza stampa organizzata in sala giunta, al Comune di Napoli. «Quando si è diffusa la notizia della sua scomparsa, ci siamo subito scambiati una serie di considerazioni pensando a qualcosa da organizzare». Con Tony Stefanucci, pittore e scenografo che con lei cura la manifestazione. E che si definisce un combattente (della cultura e dell’arte) come Gabo. “Complice” l’assessore comunale alla cultura Nino Daniele, che ha accolto l’iniziativa sostenendola moralmente, purtroppo non finanziariamente («l’assessorato ha solo trecentomila euro di budget all’anno», si rammarica). Certo, l’evento sarebbe potuto rientrare nel forum delle culture, ma Gabo è morto dopo che era stato lanciato il programma….
Nel frattempo la citt si affida – come accade spesso- all’entusiasmo volontario di chi la cultura l’abbraccia con passione. Quella grande farfalla in volo dal banner esposto sulla facciata del Pan ricorder anche ai più giovani (molti di loro non hanno ancora letto nulla dello scrittore sudamericano) che “Cent’anni di solitudine” è un monumento della creativit … «… erano le farfalle – racconta M rquez nel suo capolavoro- Meme le vide, come se fossero nate all’improvviso dalla luce, e il cuore le diede un balzo. In quel momento entrava Maurizio Babilonia…». Incantesimo del realismo magico di cui anche Napoli si nutre, nelle sue infinite contraddizioni.
Pe saperne di più
www.facebook.com/events/327673087405580/?fref=ts
Gli artisti in mostra
Mathelda Balatresi, Anna e Rosaria Corcione, Chiara Corvino, Maria Pia Daidone, Gerardo Di Fiore, Rosaria Iazzetta, Rosaria Matarese, Rosa Panaro, Giuseppe Pirozzi, Maria Racana, Carmine Rezzuti, Clara Rezzuti, Quintino Scolavino, Tony Stefanucci, Ernesto Terlizzi, Carla Viparelli.
A Gabo sar dedicato anche un calendario “anticipato”, che parte il 17 settembre 2014 fino al dicembre 2015, realizzato grazie allo sponsor, Lovemarks di Giuseppe Vigneri verr presentato al vernissage del 28 settembre, alle 11,30, quando le voci Coro della Pietrasanta accompagneranno le letture dei soci dell’associazione TempoLibero e di tutti i cittadini che vorranno prendere parte alla manifestazione.
NAPOLI PER GABO
Arte, musica e parola per un grande rito collettivo dedicato a Gabriel Garca Mrquez
Inaugurazione 17 settembre ore 17.30
Palazzo delle Arti Napoli (Pan)
Via dei Mille 60
In foto, il banner dell’evento e Clorinda irace, presidente dell’Associazione TempoLibero durante l’incontro con i giornalisti a Palazzo San Giacomo