Avere l’arte tra le mani e trasformare la materia in “Oro Nero”. il titolo di un percorso visivo attraverso le opere di Maria Pia Daidone, a cura di Tiziana De Tora, in una mostra che celebra l’apertura di Arte, un nuovo spazio espositivo dedicato ai molteplici linguaggi del contemporaneo. La Daidone attraversa l’arte in maniera trasversale, manipolando e trasformando materiali di ogni sorta dal cartone al rame, al legno, creando elementi scultorei e segni grafici suggellati in teche di plexiglass per preservarne la memoria.
Un Leitmotiv nelle impaginazioni estetiche della Daidone è proprio la componente della memoria, quel bagaglio di esperienze di vita reale e immaginaria da conservare a ogni costo. Vedere le creazioni di Maria Pia Daidone è intraprendere un viaggio in mondi sospesi nel tempo, quasi mistici, in cui ogni elemento è impregnato di una sacralit inaspettata, che ci resta dentro lasciando un segno indelebile nella nostra memoria di osservatori.
«La ricerca della natura è fondamentale; è importante studiarla con l’occhio del cuore e della mente per scoprire ciò che nasconde». L’esperienza artistica della Daidone è incentrata sull’analisi dei materiali. Tra i tanti, predilige il rame, il cartone e il plexiglass. Il primo perch è duttile nella lavorazione, ricorda la sacralit , è fortemente energetico e ha bagliori di luce che ricordano le tonalit accese dell’oro. Il secondo è camaleontico, perde totalmente la propria identit per divenire altro da s. Infine il plexiglass è usato come rivestimento per esaltare gli altri materiali «cristallizzandoli in un’atmosfera senza tempo».
L’artista. Maria Pia Daidone vive e lavora a Napoli. Si è sempre interessata di pittura e composizioni di plastici, sezioni minime di architettura e scenografie presepiali. Dalla prima met del ’95 ha maturato un registro informale rilasciando e siglando una molteplicit di emozioni. Nel ’98 ha preparato visioni ironiche dai risvolti "pop" di grande originalit . Dal 2001 al 2002, lavorando con colori e carte su tele realizza la serie “Birilli”; nel 2007 e nel 2008 condensa su vari supporti, il mondo umano e quello animale con le sequenze “Macrostampelle”, “Valigie” e “Zoophantasy”.
Casa di
Via Carelli 19 (al Vomero)- Napoli
vernissage mercoled 24 settembre ore 19.00
la mostra è aperta al pubblico fino al 7 ottobre 2014
Nella foto, "Uccello di rame" di Maria Pia Daidone