La tolleranza comincia dalle scuole. Aprendo una finestra sul mondo e spiegando ai ragazzi quanto sia importante includere, non emarginare. Perché la differenza crea ricchezza e il  pluralismo democrazia. Una società chiusa su sé stessa non ha  futuro e l’unico orizzonte che  le si offre è la visione ristretta del mondo che  opacizza i pensieri.
Per vivacizzarli spalancando la porta delle idee ai giovani che  si addestrano alla vita dai banchi del liceo, Francesco Celentano e Giuliana Miraglia, docenti dell’Umberto, nel cuore del quartiere Chiaia, hanno dato forma al progetto DiversaMente. Principio guida ne è l’amore verso gli altri, al di là di barriere religiose, politiche e sociali.
A inaugurare gli incontri è stata ieri mattina la discussione sul libro dell’avvocato Anton Emilio Krogh “Come me non c’è nessuno” (edito da Mursia) percorso di un adolescente dall’infanzia vellutata che acquisisce consapevolezza della propria identità sessuale. Al dibattito, coordinato dalla giornalista del Corriere del Mezzogiorno, Anna Paola Merone è intervenuto anche Antonello Sannino di Arcigay Napoli.

Qui sopra, Anton Emilio Korgh, con Rita pavone, mostra la copertina del suo primo kibro. In alto, una scena del film "Puoi baciare lo sposo"
Qui sopra, Anton Emilio Krogh, con Rita Pavone, mostra la copertina del suo primo libro. In alto, una scena del film “Puoi baciare lo sposo”

Un dialogo serrato di due ore quello che  si è svolto dagli  studenti, per nulla compromesso dal flash mob (con solo sette persone) organizzato dal coordinatore della Lega a Napoli, il neurologo Paolo Santanelli,  contro l’iniziativa.
Quando ci si accorge di essere gay, come dirlo a genitori e amici, l’importanza di manifestazioni come i Gay Pride: questi alcuni dei temi toccati nel corso della conversazione che ha messo a  fuoco anche  la violenza all’interno delle famiglie testimoniata da sconcertanti episodi di cronaca nera. Dimostrando quanto i giovani siano spesso più maturi degli adulti e pronti a parlare di problematiche che forse i loro genitori non riescono ancora ad affrontare .
L’incontro napoletano è stato uno dei tanti cui ha partecipato Krogh nel suo tour italiano tra gli studenti. Entusiasta dell’interesse suscitato tra i ragazzi, probabilmente porterà a fine progetto tra loro anche il nuovo libro “Non si può fermare l’estate” (Mursia). Storia di  Carlo, Ferdinando e Luca, uniti dalla scuola, si ritrovano alla soglia dei 40 anni, tra emozioni e sentimenti. Tre moschettieri contemporanei, cresciuti al grido di: «Tutti per uno e uno per tutti» contro bullismo e insofferenze di chi non fa i conti nel proprio quotidiano con la diversità. E non realizza che l’omofobia può colpire anche  chi è vicinissimo ai nostri affetti. Unici antidoti: accoglienza e uguaglianza.

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