Rinascono gli affreschi della Chiesa di Santa Maria del Parto a Mergellina (foto, prima e dopo). Grazie al lavoro di restauro degli studenti dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli dedicato alla memoria di Mariapia Pugliese.
Un restauro meticoloso durato più di un anno, condotto in un cantiere didattico allestito con l’alta sorveglianza del Mibac-Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Napoli e provincia, l’autorizzazione dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Napoli e il coordinamento di Pasquale Rossi, presidente del corso di laurea magistrale in conservazione e Restauro dei beni culturali del Suor Orsola, uno dei pochi corsi di laurea italiani direttamente abilitanti alla professione del restauratore.
Mercoledì 30 Gennaio alle 18.30, la presentazione nella suggestiva chiesa, sul lungomare di Mergellina di Napoli. Il rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro, il manager didattico, Natascia Villani e il parroco, Antonio Cafaro, scopriranno una targa in omaggio a Mariapia Pugliese, che al Suor Orsola si era brillantemente laureata in Conservazione e restauro dei Beni Culturali e era poi divenuta un punto di riferimento della didattica prima della scomparsa nel gennaio del 2016. Aveva solo 33 anni.
Cinque i dipinti, risalenti a cinquecento e seicento: i ragazzi i del Laboratorio di restauro Affreschi/Lapidei diretto da Gian Giotto Borrelli hanno completato l’operazione sotto la guida dei restauratori Loretta Petrella e Chiara Scippa, nell’ambito delle attività didattiche di restauro delle superfici decorate dell’architettura.
Tornano così allo splendore antichi stemmi cardinalizi e stemmi reali (tra quelli riconosciuti: Sanseverino, Carafa, Mormile, Folliero, del Tufo, e nella metà inferiore la scacchiera oro e rossa del Sannazzaro) che impreziosiscono la chiesa fatta erigere a partire dal 1504 dal poeta napoletano Jacopo Sannazaro su una proprietà avuta in dono nel 1497 da Re Federico d’Aragona e precedentemente appartenuta prima agli Angioini, poi ai monaci benedettini dei Santi Severino e Sossio.