Raccontare Matilde Serao attraverso i luoghi che hanno accompagnato la sua storia. Ma, soprattutto, poggiandosi sulla testimonianza di quattro donne, scrittrici e giornaliste, che ne conservano il ricordo nella propria penna e attivit culturale. la sfida del regista e giornalista Marco Spagnoli e del canale Sky “Diva Universal”, che dedica un documentario, in onda venerd sera sul canale della pay tv alle 20.50, alla fondatrice de “Il Mattino”.
«Quando ho proposto un anno e mezzo fa a Sky di girare un documentario su Donna Matilde racconta Spagnoli – hanno subito, entusiasti, aderito».
Il direttore del “Giornale dello spettacolo” e regista di “Walt Disney e l’Italia una storia d’amore”, gi curatore dei documentari sulla Magnani e la Loren, è la prima volta che dipinge un ritratto lontano da figure puramente di celluloide, per omaggiare una delle più influenti penne del panorama letterario e giornalistico italiano. «La scelta di non utilizzare immagini di repertorio, è ben calibrata» spiega Marco Spagnoli. Non filmati di una Napoli ottocentesca ma, un racconto, ambientato s a Napoli, in un giorno d’estate in cui quattro donne parlano di Donna Matilde come se fosse scomparsa da poche ore. Una biografa della giornalista napoletana, Donatella Trotta; una scrittrice, Antonella Cilento; una giornalista de “Il Mattino”, Titta Fiore e la giornalista e fondatrice del “Premio Matilde Serao”, Lidia Luberto.
L’affresco che ne scaturisce restituisce, in soli sedici minuti, lo spirito di una figura pionieristica in un mondo in cui le donne non sono giornaliste o editrici, ma spettatrici del proprio secolo. In questo la Serao si distinse; non fu solo «una grande osservatrice del suo tempo», come testimonia Donatella Trotta, ma ebbe l’ardire, a buona ragione, di essere “elegantiae arbiter”, giudice di raffinatezza percorrendo strade mai battute.
Dalla fondazione del giornale di via Chiatamone con il marito Edoardo Scarfoglio, a quella de “Il Giorno”, passando per le burrascose vicende personali con l’adozione della figlia dell’amante (suicida) del marito. Un’attivit giornalistica custodita nella memoria grazie al premio giornalistico a lei dedicato, nato nel 2001 a Carinola, che annovera tra le vincitrici Lucia Annunziata, Rosaria Capacchione e Bianca Berlinguer, ma che non manca di premiare giovani penne e che nel 2015 diverr anche premio letterario. «Vorrei che questo documentario fosse un risarcimento per tutte le donne straordinarie che ho incontrato, e incontro, a Napoli». Dalle parole di Marco Spagnoli trae ancora più forza la figura di una donna attualissima, cui forse solo il filosofo Aldo Masullo rende pienamente giustizia «La Serao mi colpisce per la modernit , che non è una categoria cronologica ma dello spirito. Essere moderni significa scendere con la massima energia possibile nelle profondit del proprio presente. Mascheriamo spesso quello che siamo, quando dovremmo invece avere il coraggio di guardare a quello che si è realmente, sia come individui che come societ ». Proprio come Matilde Serao.
Per saperne di più
www.divauniversal.it/site/div_home.php
“Donne nel mito Matilde Serao”, venerd 24 ottobre Diva Universal (Sky canale 133), ore 20.50
Nelle foto, Matilde Serao e la presentazione del documentario nella sede del quotidiano Il Mattino