Galleria Toledo Cinema. Ecco gli incontri d’autore. Lunedì 18 febbraio alle 20.30 , nello spazio teatrale di Montecalvario, ai Quartieri Spagnoli, sarà proiettato il film Mountain (foto), con il commento narrativo di Willem Dafoe. Testi di Robert Macfarlane e Jennifer Peedom; fotografia di Renan Ozturk; musica di Richard Tognetti; produzione di Stranger Than Fiction Films. Il documentario (che dura 74 minuti) è uscito in Italia nel dicembre scorso.
Un lavoro della documentarista australiana Jennifer Peedom per gli amanti degli sport estremi e delle prospettive vertiginose lanciate sui paesaggi più inaccessibili. Inquadrature mozzafiato su spettacolari massicci immergono in un’avventura visiva da brivido, dedicata all’alta montagna e ai suoi incredibili scalatori, in cui la maestosa imponenza della roccia è sempre al centro del racconto.
Mountain narra sfide impossibili, umanità spericolata, vette conquistate con tutti i mezzi disponibili, dimostrando come il pianeta Terra, nella sua sublime bellezza, sia uno sconfinato patrimonio d’arte da preservare e difendere.
Fino a tre secoli fa, le montagne erano luoghi di pericolo, non di bellezza. Quando a metà del XX secolo l’Everest venne conquistato, l’alpinismo era diventato una ricerca della perfezione e le montagne venivano viste come avversari da sconfiggere. Oggi, quando milioni di persone sono incantate dalla loro magia, le montagne diventano teatri di svago: gestite e mercificate come parchi giochi. Ma le montagne sono molto di più di una distrazione o un nemico da battere. Il loro valore risiede nel riconoscere i nostri limiti.
Da non perdere questo appuntamento con una sinfonia di immagini e musica. Realizzato selezionando riprese di 2000 ore in 15 paesi diversi. Il film ci regala anche la partitura musicale, più che un accompagnamento, della Australian Chamber Orchestra eseguita nella Sydney Opera House, composta da Richard Tognetti, con aggiunta di brani firmati Vivaldi, Beethoven e Arvo Pärt.
Per saperne di più
segreteria.galleriatoledo@gmail.com
Un lavoro della documentarista australiana Jennifer Peedom per gli amanti degli sport estremi e delle prospettive vertiginose lanciate sui paesaggi più inaccessibili. Inquadrature mozzafiato su spettacolari massicci immergono in un’avventura visiva da brivido, dedicata all’alta montagna e ai suoi incredibili scalatori, in cui la maestosa imponenza della roccia è sempre al centro del racconto.
Mountain narra sfide impossibili, umanità spericolata, vette conquistate con tutti i mezzi disponibili, dimostrando come il pianeta Terra, nella sua sublime bellezza, sia uno sconfinato patrimonio d’arte da preservare e difendere.
Fino a tre secoli fa, le montagne erano luoghi di pericolo, non di bellezza. Quando a metà del XX secolo l’Everest venne conquistato, l’alpinismo era diventato una ricerca della perfezione e le montagne venivano viste come avversari da sconfiggere. Oggi, quando milioni di persone sono incantate dalla loro magia, le montagne diventano teatri di svago: gestite e mercificate come parchi giochi. Ma le montagne sono molto di più di una distrazione o un nemico da battere. Il loro valore risiede nel riconoscere i nostri limiti.
Da non perdere questo appuntamento con una sinfonia di immagini e musica. Realizzato selezionando riprese di 2000 ore in 15 paesi diversi. Il film ci regala anche la partitura musicale, più che un accompagnamento, della Australian Chamber Orchestra eseguita nella Sydney Opera House, composta da Richard Tognetti, con aggiunta di brani firmati Vivaldi, Beethoven e Arvo Pärt.
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