Presentato il cartellone 2019/20 del Teatro Stabile di Napoli tra classici del teatro, riscritture e rivisitazioni, capolavori del novecento, drammaturgia contemporanea, progetti e eventi extra. Una stagione che si muoverà lungo il tema della magia in più titoli proposti al pubblico del Mercadante e del San Ferdinando, oltre che in alcuni luoghi della città come la Basilica di Santa Maria della Sanità e il Museo Madre.
24 spettacoli – di cui 16 tra produzioni e coproduzioni e 8 ospitalità – messi in scena da registi di differenti generazioni, sensibilità e approcci della scena napoletana, italiana e europea: Lluis Pasqual, Luca De Fusco, Franco Però, Alessandro Maggi, Andrea Baracco, Gabriele Lavia, Andrea Chiodi, Federico Tiezzi, Paolo Valerio, Arturo Cirillo, Pappi Corsicato, Jean Bellorini, Alessandro Serra, Enzo Moscato, Luciano Melchionna, Andrea De Rosa, Rimas Tuminas, Mimmo Borrelli, Enrico Maria Lamanna, Massimo Luconi, Alfonso Postiglione, Mario Gelardi, Alex Rigola, i registi dei ventiquattro spettacoli in Stagione che vedranno protagonisti, tra gli altri, interpreti come Eros Pagni, Gaia Aprea, Elena Radonicich, Peppino Mazzotta, Nando Paone, Michele Riondino, Gabriele Lavia, Elisabetta Pozzi, Sandro Lombardi, Arturo Cirillo, Cristina Donadio, Umberto Orsini, Lello Arena, Tonino Taiuti, Antonino Iuorio, Claudio Di Palma, Marianna Fontana, Gigi Savoia, Elena Ghiaurov e tanti altri ancora.
La grande magia di Eduardo con la regia di Lluis Pasqual, spettacolo di apertura della Stagione 2019/2020 al Teatro San Ferdinando dal 17 ottobre al 10 novembre; La Tempesta di Shakespeare, che aprirà la Stagione del Teatro Mercadante il 23 ottobre con repliche fino al 10 novembre, su regia di Luca De Fusco; I Giganti della montagna di Pirandello diretto da Gabriele Lavia, in scena dal 15 al 26 gennaio al Mercadante; Tartufo di Molière che andrà in scena al Mercadante dal 22 aprile al 3 maggio con la regia di Jean Bellorini; la versione in russo di Sabato, domenica e lunedì (Subbota, Voskresenye, Ponedelnik, foto) di Eduardo, in scena dal 3 al 5 aprile sempre al San Ferdinando, con la regia di Luca De Fusco.
In stagione anche riscritture di capolavori come quella firmata da Letizia Russo de Il maestro e Margherita di Michail Bulgakov con la regia di Andrea Baracco, al Teatro Mercadante dal 10 al 15 dicembre; Scene da Faust di Goethe con la regia di Federico Tiezzi, sempre al Mercadante dal 4 al 9 febbraio; il Satyricon firmato da Francesco Piccolo ispirato a Petronio con la regia di Andrea De Rosa, dal 9 al 19 gennaio al San Ferdinando; il sofocleo Edipo a Colono riscritto da Ruggero Cappuccio con la regia di Rimas Tuminas, in scena dal 6 al 16 febbraio sempre al San Ferdinando.
Molti gli adattamenti per la scena di opere come L’onore perduto di Katharina Blum di Heinrich Böll; La Panne di Friedrich Dürrenmatt nell’adattamento e la regia di Alessandro Maggi, in scena dal 27 novembre al 8 dicembre al Mercadante; Jezabel, nella versione teatrale di Francesco Niccolini dall’omonimo romanzo di Irène Némirovsky, con la regia di Paolo Valerio, in scena dal 11 al 16 febbraio al Teatro Mercadante; Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen nella prima versione teatrale italiana firmata dal regista e attore Arturo Cirillo, in scena dal 19 febbraio al 1 marzo al Teatro Mercadante; Miseria e nobiltà di Eduardo Scarpetta nell’adattamento e cura di Lello Arena e Luciano Melchionna (che firma anche la regia), in scena dal 20 dicembre al 5 gennaio al Teatro San Ferdinando;  La vita nuda, tratto da alcune novelle di Luigi Pirandello su drammaturgia e regia di Alfonso Postiglione, in scena dal 7 al 17 maggio al San Ferdinando.
Altri importanti titoli del teatro del novecento arricchiscono i due cartelloni, da La chunga di Mario Vargas Llosa con la regia di Pappi Corsicato, dal 25 marzo al 5 aprila al Mercadante; a ‘O tuono ‘e marzo, di Vincenzo Scarpetta, con la regia di Massimo Luconi, in scena dal 16 al 26 aprile al Teatro San Ferdinando; Il costruttore Solness, da Ibsen, firmato da Alessandro Serra, dal 6 al 17 maggio al Mercadante.

Qui, sopra un moneto dei giganti della montagna fotografato da Tommaso Le Pera
Qui, sopra un momento dei giganti della montagna fotografato da Tommaso Le Pera

Ad arricchire l’offerta della stagione concorrono alcuni importanti testi di drammaturgia contemporanea come Apologia, commedia del 53enne Alexi Kaye Campbell nato in Grecia e tra gli autori più interessanti dell’attuale scena anglosassone, che su regia di Andrea Chiodi sarà rappresentata dal 28 gennaio al 2 febbraio al Mercadante;
Festa al celeste e nubile santuario, il testo di Enzo Moscato che su sua regia andrà in scena in prima nazionale al Teatro San Ferdinando dal 28 novembre al 8 dicembre; La Cupa, il pluripremiato spettacolo in versi, canti, drammaturgia e regia di Mimmo Borrelli, che ritorna dal 27 febbraio all’8 marzo al San Ferdinando, il teatro dove debuttò ad aprile del 2018; Week End, uno dei testi chiave del drammaturgo di Castellammare di Stabia Annibale Ruccello, proposto con la regia di Enrico Maria Lamanna dal 19 al 29 marzo al Teatro San Ferdinando.
Altri due importanti appuntamenti, in una sezione chiamata Extra, toccheranno, il primo, la Basilica di Santa Maria della Sanità, dove dal 21 al 26 aprile 2020 andrà in scena La peste al Rione Sanità, un progetto firmato da Mario Gelardi a partire dal romanzo La peste di Albert Camus; il secondo, il Museo Madre, che dal 12 al 24 maggio 2020 ospiterà lo spettacolo del regista catalano Alex Rigola, Vanja Scene di vita, un libero adattamento del dramma di Cechov.
Per la sezione dei progetti, il 23 e 24 maggio torna l’annuale appuntamento con Arrevuoto, XV movimento, su direzione artistica di Maurizio Braucci, da un’idea di Roberta Carlotto, con il coordinamento pedagogico di Chi rom e…chi no.
Così come torna il ciclo di incontri Verso Antigone. Teatro e Giustizia dedicato al tema della giustizia promosso per il secondo anno dallo Stabile di Napoli-Teatro Nazionale in collaborazione con l’associazione Astrea. Sentimenti di giustizia. Anche quest’anno la cura e il coordinamento degli incontri sono di Gennaro Carillo, con Luca De Fusco, Alfredo Guardiano, Filippo Patroni Griffi.
I due spettacoli oggetto dei dibattiti saranno La panne di Friedrich Dürrenmatt con la regia di Alessandro Maggi e Edipo a Colono di Sofocle nella riscrittura di Ruggero Cappuccio e la regia di Rimas Tuminas.
Infine lo Stabile annuncia il varo del progetto Pinocchio, che cos’è una persona?. Un percorso di pedagogia, ricerca e creazione ideato e diretto da Davide Iodice. Il percorso intorno a Pinocchio, mito popolare caro al regista che si articolerà nel corso della stagione teatrale per trovare il suo compimento nell’autunno 2020.
Non sappiamo ancora se sarà l’ultima stagione per Luca De Fusco come direttore dello Stabile, in merito alla questione De Fusco afferma: «Non so se questa sia l’ultima stagione che presento come direttore del Teatro Stabile di Napoli e non so quindi se il celebre gesto di Prospero che spezza la bacchetta magica assuma per me un significato tutto particolare. Se così fosse non posso che ringraziare tutti i soci, i vari consigli di amministrazione succedutisi (ed in particolare Adriano Giannola), i dipendenti, gli artisti e i tecnici scritturati. Dal giugno 2011 ad oggi abbiamo portato lo Stabile dalla sedicesima alla sesta posizione nell’elenco dei Teatri pubblici, siamo riusciti a diventare Teatro Nazionale, ad aumentare in modo enorme fatturato, abbonati e attività internazionale. Una azienda teatrale che in meno di dieci anni triplica se’ stessa è cosa talmente insolita da meritare forse uno studio e certamente non è stata ancora pienamente recepita dalla opinione pubblica che pure ci ha spesso sostenuto. Mi auguro che, con me o senza di me, questo processo si consolidi e si sviluppi ancora» .
In attesa, come noi, di un finale ancora da scrivere.

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