I tempi sono mutati, diceva un famoso spot televisivo nel mentre lo schermo inquadrava una figura femminile intenta a parlare al cellulare dietro una scrivania. Ormai le donne hanno acquistato piena emancipazione in ambito professionale e imprenditoriale e non stupisce più che alcuni dei più grandi progetti imprenditoriali degli ultimi anni siano gestiti ed ideati da donne in carriera. Basti pensare a Gabriella Amodio, imprenditrice, licenziataria in Europa del marchio Hello Kitty la sua azienda è Open Mark ed è localizzata nell’area industriale di Caivano. Detiene licenze con esclusiva europea di molti marchi della multinazionale giapponese Sanrio, il più famoso dei quali è appunto Hello Kitty, oppure a Bianca Imbembo, amministratrice dell’impresa Encroc srl di Caserta, una start up, nata nel 2012, che ha presentato il progetto Kilesa la sua impresa utilizza il riciclato dal pet, un materiale che sposa l’ecosostenibilit , ricavato dalle bottiglie di plastica che vengono cos riutilizzate. Tutte donne di successo che hanno saputo leggere i tempi, creando innovazione e strategie imprenditoriali di successo.
Proprio per valorizzare il patrimonio creativo napoletano e sostenere la nascita di nuove imprese al femminile nasce Vivaio donna, progetto promosso dal Comune di Napoli, nell’ambito degli interventi finalizzati allo sviluppo e alla coesione col programma “Donne per lo sviluppo urbano”. Partner dell’iniziativa Cidis onlus, Carlo Borgomeo & Co., Theorema, Studio Come. Il “Vivaio” è uno spazio polifunzionale nel centro di Napoli (via Duomo 45), un luogo fisico ma anche simbolico e virtuale, che accoglie, accompagna nel “tempo del decollo” e rafforza le competenze delle donne in possesso di un talento artigianale o artistico da valorizzare.
Sono state 110 le donne ammesse che hanno intrapreso un percorso di creazione e consolidamento della propria idea imprenditoriale, attraverso lezioni e incontri one-to-one con tutor e manager di settore. Un ulteriore processo selettivo ha individuato 70 partecipanti. Stiliste, sarte, interior designer, creatrici di gioielli e accessori moda, upcycler, ricamatrici a loro sono dedicati gli incontri che si terranno dal 16 aprile al 5 maggio a Napoli e finalizzati a consentire alle partecipanti di uscire dal limbo professionale per crearsi una propria personalit , acquisendo gli strumenti necessari allo sviluppo della propria idea. Ecco gli imprenditori/mentori coinvolti, oltre le stesse Gabriella Amodio e Bianca Imbembo Nino Lettieri, Daniela Forino, Mary Palomba e Maurizio Palumbo, Andrea Jandoli e Paola Pisapia, Masis ). Vivaio donna è un’occasione unica che consentir di coniugare la persona e la lavoratrice, cercando di valorizzare idee non ancora mature. Un progetto unico e diverso, che stupisce per i nomi coinvolti e la seriet dell’iniziativa.
Spiega Giuseppe Avallone, partner della Carlo Borgomeo&CO, intervenuto stamattina all’apertura dei rendez-vous delle partecipanti con gli imprenditori «Vivaio Donna è una struttura dove le donne possono esprimere il loro talento ma anche partecipare a diverse attivit formative e di mentoring che puntino all’autovalutazione con la possibilit di creare associazioni e imprese. Lo scopo finale di questo progetto è creare un’identit , un’autonomia professionale per far uscire le donne dall’area grigia del mercato del lavoro. Uscire dal sommerso per entrare in un circolo virtuoso che genera vantaggi competitivi e valorizzi maggiormente l’abilit e la produzione creativa delle donne. Saper fare non basta, occorre mettere in campo gli strumenti necessari per tradurre queste competenze in progetti sostenibili anche nel lungo periodo ecco perch è importante creare una interfaccia con imprese, stilisti e designer di successo».
I prodotti realizzati dalle 70 creative napoletane (tra moda, design, gioielli) sono in mostra al quarto piano di via Duomo 45 fino al 30 giugno; nel Chiostro di Sant’Agostino alla Zecca dal 16 al 29 aprile e a Palazzo Venezia dal 23 al 30 aprile
Per saperne di più
www.vivaiodonna.it
Nelle foto, i manufatti in mostra al quarto piano di via Duomo 45 e un momento dell’incontro con Amodio e Lettieri che ha inaugurato il confronto delle partecipanti con imprenditori affermati