Gli uffici di Azimut Capital Management SGR Spa di Palazzo Berlingieri ospitano a Napoli, in viale Gramsci, la mostra “Il paesaggio per Eugenio Magno”, proponendo alla città una nuova occasione di condivisione degli spazi tra finanza e arte.
“Il paesaggio per Eugenio Magno”, esposizione organizzata dall’Area Manager Mariangelo Tieri, in collaborazione con lo staff manageriale composto da Vincenzo Cacace, Angelo Sterni, Luigi Scarselli e il Daphne Museum, sarà visitabile fino al 13 ottobre prossimo.
Tieri su Azimut, come insolita sede espositiva, racconta: «Oltre ad essere un luogo dove esprimere al meglio l’attività di consulente finanziario, professione sempre più complessa ed articolata, la sede deve essere anche un luogo di stimolo e di ricarica per coloro che la frequentano, nel quale discutere di lavoro ma non solo, dando spazio anche all’arte e alla cultura in generale, nutrimento fondamentale per la mente che arricchisce la personalità del professionista».
L’artista napoletano Eugenio Magno, classe 1944, sin dal suo primo approccio all’arte è attratto dal paesaggismo dei pittori napoletani dell’Ottocento e degli inizi del Novecento. È autodidatta e adolescente quando inizia a cimentarsi nella pittura, a soli 14 anni le sue opere vengono apprezzate dal pittore Francesco Galante, esperto, tra le altre cose, proprio di paesaggi. Insieme a Galante, per Eugenio Magno, anche Giuseppe Buono, Giacinto Gigante, Eduardo Dalbono e Giuseppe Casciaro diventano fonte di ispirazione e riferimenti fondamentali per la sua carriera artistica. Dopo il liceo scientifico, una volta intrapresi gli studi in giurisprudenza, Magno continua a dedicarsi alla sua passione, la pittura, realizzando preziose opere di piccolo e medio formato.
La prima mostra personale di Magno risale al 1966, fu il commendatore Edoardo Petrillo Giannini a organizzarla al Circolo Canottieri di Napoli e, solo qualche ano dopo, fu organizzata la seconda esposizione napoletana, presso la Galleria Plaza in via Bernini. In queste due occasioni fu grande il successo riscontrato da parte del pubblico e della critica. Con il consenso crescente da Napoli arrivò a Milano tenendo, nel 1973, una personale di successo presso la Galleria Baguttino. Da qui presero il via numerose esposizioni organizzate in Italia ma anche all’estero e Magno iniziò, così, ad essere considerato erede dei paesaggisti napoletani da cui trae ispirazione.
Romano Battaglia, scrittore, pittore e giornalista, scrisse dell’artista: «Eugenio Magno è molto giovane ma conosce e sa come un vecchio maestro, impasta bene i colori, sa rapire gli attimi fuggenti di cose, paesi, persone e non si lascia mai ingannare dall’erba grama della mediocrità. La sua pittura parla il linguaggio chiaro della vera pittura, e il suo mondo è ricolmo di poesia. E i poeti hanno bisogno di presentazioni?».
Oggi Eugenio Magno vive e lavora a Napoli dove continua a dipingere i suoi paesaggi e esercita la professione di perito esperto di opere pittoriche del Novecento napoletano e di consulente tecnico per il restauro. Le sue numerose opere sono presenti in diverse collezioni, sia pubbliche che private e, da gennaio 2019, la nuova Fondazione dell’Archivio Eugenio Magno provvede a catalogare tutte le opere del Maestro a livello internazionale.
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“Il paesaggio per Eugenio Magno”
Orario: Dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle 20 o su appuntamento 081-18322912
Fino al 13 ottobre 2019
Ufficio Azimut Capital Management SGR Spa, Palazzo Berlingieri
viale Gramsci 5, 80122 Napoli