Villa Rhabani, commedia di un atto di Thornton Wilder, è andata in scena con la regia di Riccardo Canessa al Teatro Nuovo inserita nella rassegna Napoli Teatro Festival Italia. Opera inedita scoperta da Dianna Pickers, studiosa di Wilder. L’autore ventitreenne, dopo la laurea a Yale, viene in vacanza a Sorrento e come ogni turista visita Napoli e si ferma per un lungo periodo a Capri. Scrive alla sua famiglia «La cosa che dovete sapere di me adesso è che sto scrivendo un’opera teatrale bellissima e commovente su di una vedova americana a Capri e Dario Stavelli, un avventuriero. Si chiama Villa Rhabani. Ho trascritto l’intera baia di Napoli in un’opera ben costruita e intima».
La storia è l’ennesima truffa di Dario ai danni della giovane affascinante ereditiera Helen Darral. La truffa ideata in vari modi è un mestiere antico come altri. Essa ha ispirato commediografi anche nell’antichit per far scaturire risate tra il pubblico non vittima di intrallazzi. In questa si presenta spietata e drammatica.
Helen, fisicamente gracile, è vittima di un male incurabile di cui è a conoscenza. Vuole vivere le passioni d’amore per lenire sofferenze, solitudine, tristezza. Vuole tornare a essere non più triste vedova ma donna felice amata e amante negli ultimi giorni, mesi, anni che la separano da una probabile morte prematura. La rete malvagia di Dario, uomo non proprio bello, falso, spregevole, rozzo, viene scoperta dal medico che ha in cura Helen alla quale è legato non solo professionalmente ma anche da una sincera amicizia, densa di affetto. L’amore è cieco. Il sesso non ragiona. Dario, approfittando della debolezza della donna, riesce a infilarsi tra le sue braccia.
Il finale è aperto come in ogni opera di Wilder per far meditare lo spettatore.
La complice di Dario riuscir per gelosia a trattenere a se il suo amante? Helen prender coscienza degli inganni, della falsa gentilezza, del cacciatore di doti? Ascolter i consigli della sua fedele governante e del medico? Cast eccellente con Roberta Astuti, Lucia Rocco, Leona Peleskova, Yuri Napoli, Sergio Basile. Scenografia raffinata come può essere una villa, costumi eleganti ideati da Alfredo Troisi. Luci di Nunzio Perrella. Produzione Fast Forward.
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www.napoliteatrofestival.it