Il Comune di Napoli aderisce alla campagna di sensibilizzazione sui diritti umani nel mediterraneo in sostegno di Mohamed Ould M’Kheitir, conferendo al giovane mauritano la cittadinanza onoraria.Condannato a morte, nel suo paese, per apostasia, a tutti gli effetti un reato di opinione, con una sentenza del dicembre scorso della Corte Criminale di Nouadhibou dove è in vigore la Sharia, con un processo durato poco più di un giorno. L’atto è stato consegnato nelle mani della sorella Aweicha.
Nonostante Mohamed abbia ritrattato durante il processo non si è visto perdonato dalla Corte, ritenendo, quest’ultima, che il pentimento non fosse sincero, proseguendo l’azione di condanna. Il giovane ingegnere appartiene ad un ceto sociale che lotta per la pari dignit , ma che non ottiene riconoscimenti perch vigono, in quel Paese, rigide norme discriminatorie.
Nel frattempo è nato un movimento internazionale a favore della non esecuzione della pena di morte per il cittadino mauritano; in particolare l’Osservatorio internazionale per i diritti che comprende una rete di giuristi, avvocati, giornalisti che opera da anni nell’area del mediterraneo per uno scambio di esperienze e nuove pratiche nell’ambito del monitoraggio dei diritti umani è intervenuto per sensibilizzare, sul caso, l’opinione pubblica e le istituzioni internazionali. L’obiettivo è quello di porre fine ad una palese ingiustizia perpetrata ai danni di Mohamed Ould M’Kheitir. L’Osservatorio ha aderito all’appello della Signora Aminetou Ely, Presidente dell’Associazione Donne Capi di Famiglia, a sostenere il patrocinio gratuito nel processo d’appello che si terr , a breve, in Mauritania.
Il conferimento della cittadinanza onoraria da parte di palazzo san Giacomo si inquadra in un contesto di continuit dell’operato del Sindaco di Napoli che, in analoghe e svariate occasioni, si è gi espresso contro la pena d morte.
Napoli intende, con questo atto, rendere la sua piena e convinta partecipazione, con il precipuo obiettivo di scongiurare l’applicazione della sentenza di morte a Mohamed Cheikh Ould M’Kheitir.
Cos il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha commentato l’iniziativa «Una grande campagna di mobilitazione internazionale per condurre, ci auguriamo, alla liberazione di Mohamed, ingegnere di 29 anni detenuto da un anno e mezzo in Mauritania, condannato a morte per aver scritto un proprio pensiero in un blog. Una cosa allucinante. Abbiamo avuto il patrocinio dell’ANCI nazionale e scriveremo alle Nazioni Unite. Napoli vuole essere sempre di più capitale della pace, della promozione dei diritti e delle libert civili».
In alto, l’immagine di Mohamed Cheikh Ould M’Kheitir nell’appello alla liberazione firmato da giovani mauritani