Due giornate con Slow Food Campania al Festival dell’impegno civile per scoprire filiere produttive “buone, pulite e giuste”. Il 25 26 luglio, nei beni confiscati alla criminalit organizzata. Il Festival è ideato e costruito da Libera, Cooperativa Don Peppe Diana e laRes con il contributo di Fondazione Con il Sud.
Slow Food inizier il suo viaggio sabato alle 9 al Casale di Teverolaccio a Succivo (nel Casertano) per poi trasferirsi all’azienda Ponter di Cancello Arnone dove si presenter il progetto “Terra Viva” realizzato da Libera, Legambiente e Slow Food Italia e finalizzato alla creazione di una filiera bufalina estensiva e biologica. Nel pomeriggio, alle 16 appuntamento alla cooperativa “Al di l dei sogni “di Sessa Aurunca (foto) dove si conoscer l’esperienza dei campi di lavoro di “Libera Terra” attraverso il convegno “Legalit e filiere agroalimentari, quando il buono e il pulito è anche giusto”.
Domenica la giornata parte da Casale di Teverolaccio e poi si visiter la mostra degli Uffizi “La luce vince l’Ombra”, ospitata da Casa Don Diana. La mattinata si chiude con la visita al bene confiscato sede di NCO Nuova Cucina Organizzata e alla Fattoria Sociale “Fuori di Zucca” all’ex manicomio della Maddalena in Aversa.
«La realizzazione di questo appuntamento spiega Giuseppe Orefice, presidente Slow Food Campania e Basilicata nasce dalla constatazione che il sistema della produzione agricola sui beni confiscati e Slow Food si sono spesso sfiorati ma non hanno mai intrapreso un percorso comune. La partecipazione al Festival ha pertanto l’obiettivo di colmare questo gap, visitando i luoghi della produzione e della trasformazione dei prodotti agroalimentari».
Durante il festival sar presentato il nuovo responsabile del Progetto legalit per Slow Food Campania e Basilicata, Giuliano Ciano, gi presidente della Cooperativa sociale “Un fiore per la vita” e del Consorzio di Cooperative Sociali “Nuova Cooperazione Organizzata”, nonch promotore dell’iniziativa sociale “Facciamo un Pacco alla camorra.