La mia è una storia un po’ particolare, forse ha a che fare col nome che i miei scelsero per me Teresa Nuvola. Che si è rivelato profetico, poich mi ricorda perennemente di tendere alla leggerezza, di fluire, e di non avere paura dei cambiamenti.
In ogni modo, chiamatelo coraggio, intraprendenza, chiamatela anche fortuna, ma devo dire che fino a ora nella vita non mi sono mai annoiata…
Ma andiamo con ordine.
Sono nata a Napoli, classe 1987; ho accettato di seguire studi classici solo a patto di poter frequentare lo studio della scultrice napoletana Paola Margherita da lei le basi di disegno, pittura e scultura, attraverso lei ho appreso un modo di guardare e organizzare la realt , in lei ritrovo ancor oggi il modello di ciò che per me significa "essere un artista".
Poi ci sono stati gli anni dell’universit allo I.E.D. Fashion design di Roma, dove ho potuto sperimentare la mia creativit ed entrare a contatto con il pazzo mondo della moda.
Appena finita la triennale, fui presa prima come stagista, poi come stilista per l’azienda italiana Relish S.r.l., dove ho potuto imparare la moda dei grandi numeri, e da cui mi sono licenziata dopo un anno, scambiando una probabile vita da “donna in carriera” con un biglietto di sola andata per l’Australia, per inseguire un sogno, perch non condivido l’idea che creare un’estetica sia solo una questione di business.
A dispetto di tutti quelli che giudicavano la mia idea folle, posso dire che quel viaggio è stata una delle esperienze di crescita più importanti della mia vita; mi ha portata fino in India e Taiwan, e, fra i mille svariati lavori che mi è capitato di fare durante quell’anno e mezzo, ho collaborato anche con una designer indipendente australiana, "Sissi Design" totalmente autoprodotta; da l la voglia di continuare a imparare per rendermi autonoma in tutte le fasi della creazione di un abito, che mi ha spinta infine a tornare a Napoli, patria internazionale della sartoria.
Racconto i fatti quali sono, ribadisco che la vita è sempre stata generosa con me, ma anche che per una forma forse di iperattivismo le situazioni me le sono sempre andate a cercare cos una volta a casa (e tanto spaesata) ho conosciuto una sarta, Rosina Mosca, mia odierna socia, che ha deciso di trasmettermi la sua arte. E, per tre anni, grazie alle conoscenze artigianali acquisite (e talvolta alla sua supervisione) ho potuto iniziare a farmi conoscere quale stilista indipendente, in primis con un bando comunale vinto “il corner dell’artista”.
Ho poi curato e realizzato i costumi per “INcorpoREO”, performance di teatro-danza del regista Francesco Colaleo, all’interno del Fringe festival, nella suggestiva location del tunnel Borbonico.
Ho potuto sviluppare “SILK road”, la mia prima collezione sartoriale, iniziando cos a farmi una piccola clientela che non ho mai smesso di curare.
Avendo familiarit con l’India, ho iniziato una collaborazione free-lance nei mesi estivi per il brand di moda Positano “Colori di Mare”, che mi ha portata a contatto con la realt industriale produttiva indiana, nonch mi ha permesso di viaggiare ed esplorare ancora il sud-est asiatico.
Per l’inverno mi sono lanciata, con un altro giovane stilista, Federico Pinna, e un lungimirante negoziante di via Bisignano, nella gestione di un piccolo atelier sartoriale, finch non sono dovuta ripartire per l’india.
Tornata, grazie anche alle competenze acquisite partecipando al progetto “Vivaiodonna”, ho deciso che è arrivato il momento di investire su di me, di internalizzare tutte le esperienze fatte, fermarmi e cercare una sintesi mettere su un atelier-sartoria, attraverso cui lanciare una linea di abiti personalizzabili in tessuti e dettagli a partire da un campionario base. Cos, io e la mia amica sarta Rosina, che di anni ne ha 75, ma di certo non ha smesso di crederci, abbiamo affittato un altro locale adiacente al suo laboratorio, a Via Sedile di Porto100, per mettere su uno show-room e un atelier.
Ora la strada è tutta in salita, e la storia non so come andr a finire, ma ho sentito dire che è il viaggio quello che conta, no?
Per saperne di più
www.facebook.com/teresa.nuvola
Nella foto, un capo della sua ultima collezione "Naturalia"