Il Teatro Nuovo di Napoli, evoluzione e ricerca le parole d’ordine per la prossima stagione. Nel 2015/2016 quindici spettacoli, fra abbonamento e fuori, affiancati da nuove iniziative e progetti collaterali.
L’apertura è affidata a Enzo Moscato, con il debutto, in prima nazionale, dello spettacolo Grand’Estate (Un delirio fantastorico, 1937/1960… e oltre), di cui il drammaturgo partenopeo sar interprete e regista.
Apertura, quindi, di una stagione che punta anche alla qualit e presta attenzione alle esigenze del pubblico, rafforzando l’impegno nella programmazione della storica sala cittadina, rispettandone la vocazione storica per la ricerca propositiva.
Sono anche le esigenze del pubblico quindi, che , afferma il direttore artistico Alfredo Balsamo «ci esortano a lavorare alacremente per la creazione di una offerta culturale sempre più in sintonia con il pubblico, destinatario del nostro sforzo, in cui sia gli “affezionati” sia i “nuovi” fruitori possano trovare sempre più stimolante la nostra stagione teatrale. A partire dal prossimo anno, il cartellone sar più ampio, ospitando, oltre ai dieci spettacoli in abbonamento, cinque interessanti proposte fuori abbonamento, unitamente ad ulteriori iniziative che arricchiranno l’intera programmazione ».
La programmazione vedr alternarsi in scena artisti gi fortemente riconosciuti da pubblico e critica quali, oltre Enzo Moscato, Toni Servillo, Maria Paiato, Arianna Scommegna, Andrea Renzi, Lino Musella, Paolo Mazzarelli, Chiara Caselli, Antonio Salines, Claudio Di Palma, Fausto Paravidino, Arturo Cirillo, Mimmo Borrelli, Imma Villa, Milvia Marigliano.
Sul palcoscenico del Nuovo saranno proposti testi di autori che vanno da Pier Paolo Pasolini a Ruggero Cappuccio a Fausto Paravidino, da Samuel Beckett a Josep Maria Benet i Jornet, da Giuseppe Patroni Griffi a Sergio Pierattini, da Daniel Glattauer a Sarah Kane. Inaugurazione, dicevamo, mercoled 11 novembre (in scena fino al 15), con Grand’Estate. Voci e corpi in scena per una narrazione delirante di ben quattro decenni e oltre di cronaca o di storia napoletana ed internazionale. Voci e corpi in scena per un intricato labirinto di figure ed eventi, catastrofi e repentine resurrezioni, detti col tono sornione di chi narra una saga mediterranea d’irresistibile comicit , d’ incontenibile sarcasmo.
Dal 2 al 6 dicembre, Paolo Mazzarelli e Lino Musella porteranno in scena Le strategie fatali, di cui sono interpreti con Marco Foschi, Fabio Monti, Laura Graziosi, Astrid Casali, Giulia Salvarani. Con questo nuovo spettacolo, gli autori affrontano i grandi miti contemporanei come il denaro e il successo ma anche l’amore, la seduzione, il desiderio, l’osceno e le grandi paure collettive ed individuali il terrorismo, la mancanza di lavoro, la violazione della privacy.
Da mercoled 16 a domenica 20 dicembre, Mimmo Borrelli, in veste di autore, interprete e regista, sarò in scena con lo spettacolo Malacrescita, tratto dalla tragedia La Madre ‘i figlie so’ piezze ‘i sfaccimma. La storia è riguarda tale Maria Sibilla Ascione ignara e innocente bambina, nel nome gi destinata ad una condizione di met Vergine innocente, met Maga, strega furente. La bambina è segnata dalle barbarie maschili fin dall’et di sette anni.
Chiara Caselli e Paolo Valerio saranno gli interpreti di Le ho mai raccontato del Vento del Nord di Daniel Glattauer, in scena dal 20 al 24 gennaio 2016, per la regia di Paolo Valerio. Una mail all’indirizzo sbagliato e tra due perfetti sconosciuti scatta la scintilla. Come in una favola moderna, dopo aver superato l’impaccio iniziale, s’instaura un’amicizia giocosa, segnata dalla complicit e da stoccate d’ironia reciproca, e destinata ben presto a evolvere in un sentimento ben più potente, che rischia di travolgere entrambi.
Il regista Maurizio Scaparro porter in scena, dal 27 al 31 gennaio 2016, Aspettando Godot di Samuel Beckett, con Antonio Salines, Luciano Virgilio, Edoardo Siravo, Enrico Bonavera, Michele Di Girolamo. I due vagabondi protagonisti dell’opera, Vladimiro/Didi ed Estragone/Gogo, sono diventati l’emblema della condizione dell’uomo del Novecento, essere in eterna attesa, vagante verso la morte, punto minuscolo nella vastit di un cosmo ostile, segnato fin dalla nascita.
Dal 10 al 14 febbraio 2016, Maria Paiato e Arianna Scommegna sono le Due donne che ballano di Josep Maria Benet i Jornet, per la regia di Veronica Cruciani. Una donna anziana e una giovane chiamata a farle da badante. Tutte e due schive, energiche, sarcastiche ed eroiche. Si odiano e si detestano perch sono simili, perch ognuna ha bisogno dell’altra, e, nella solitudine delle rispettive vite, sono l’una per l’altra l’unica presenza confortevole.
Francesco Saponaro porter in scena, dal 24 al 28 febbraio, Caldern di Pier Paolo Pasolini, con Andrea Renzi e altri attori in via di definizione. In Caldern, ispirato a La vida es sueo, i personaggi dell’opera originale agiscono nella Spagna franchista del 1967, correlativo oggettivo del 6 è« « o è á « s pt B L libri n e B link B B d d B d d « B pG B B «7 B e « B E B B èMODE B H l è NO è B B» OJ B e
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La programmazione proseguir , dal 2 al 6 marzo 2016, con Shakespea Re di Napoli scritto e diretto da Ruggero Cappuccio, con Claudio Di Palma e Ciro Damiano. Lo spettacolo, che da vent’anni attraversa i palcoscenici dei teatri italiani ed esteri, ritorna a Napoli. La messinscena, nata al Festival di Sant’Arcangelo nel 1994, ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali. Shakespea Re di Napoli continua ad affascinare platee e generazioni diverse, costituendo uno dei rarissimi esempi di lunga durata nell’ambito delle piccole produzioni private italiane.
Dal 16 al 20 marzo 2016, sar la volta di Fausto Paravidino, autore e regista de I Vicini con Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Davide Lorino, Monica Samassa, Sara Putignano. E’ una pièce sulle nostre paure. Sulle nostre paure immaginarie, sulle nostre paure reali. Sulle nostre paure reali che sono le nostre paure immaginarie. una pièce su noi stessi, sugli altri, su noi stessi e gli altri, sui vicini lontani, sulla guerra, su quello che è reale, su quello che è immaginato, su quello che è reale perch è immaginato. Un po’ come certi fantasmi, un po’ come certo teatro.
A chiudere il programma in abbonamento, dal 30 marzo al 3 aprile 2016 sar Toni Servillo in Toni Servillo legge Napoli. E’ un viaggio nelle parole di Napoli, da Salvatore Di Giacomo a Ferdinando Russo, da Raffaele Viviani a Eduardo De Filippo e Antonio De Curtis, fino alla voce contemporanea di Enzo Moscato, Mimmo Borrelli, Maurizio De Giovanni e Giuseppe Montesano. Ne emerge una fuga dalle icone più obsolete della napoletanit , ma, insieme, un bisogno perentorio di non rinunciare ad una identit sedimentata da quattro secoli di letteratura.
La programmazione fuori abbonamento proporr cinque spettacoli, e prender il via venerd 27 novembre (repliche fino al 29) con L’amore per le cose assenti testo e regia di Luciano Melchionna, con attori in via di definizione. Un’esilarante, impietosa, autopsia dei sentimenti. Un confronto non più mediato dai sensi di colpa, sterminati ormai, implacabilmente, dalla voglia di verit che anima i due protagonisti della storia. Liberi dal peso delle parole mai dette, approderanno a una risoluzione spiazzante, per loro.
Dal 10 al 13 dicembre, negli spazi della Sala Assoli, il regista Pierpaolo Sepe porter in scena Crave di Sarah Kane, con Gabriele Colferai, Dacia D’Acunto, Gabriele Guerra, Morena Rastelli. Autrice britannica prematuramente scomparsa nel 1999, Sarah Kane nella sua breve vita ha scritto cinque testi teatrali. Inizialmente accusata di essere volutamente provocatoria, per i temi trattati, in realta la Kane ha dimostrato notevoli capacità stilistiche, indagando gli abissi del dolore e del desiderio, della speranza e della disperazione.
Dal 15 al 17 gennaio 2016, sar in scena Scende giù per Toledo di Giuseppe Patroni Griffi, diretto e interpretato da Arturo Cirillo. Un flusso di parole che diventano carne, e spesso danza. Un tango disperato, un folleggiare sul baratro, un urlare per non morire. Sorella immaginaria, e precorritrice della Jennifer di Ruccello e di molti personaggi di Moscato, la protagonista Rosalinda Sprint attraversa gli umori, i suoni della citt di Napoli, qui più che mai diventata luogo metafisico, invenzione di un posto che non c’è.
Il regista Carlo Cerciello dirige Imma Villa in Scannasurice di Enzo Moscato, in scena dal 17 al 21 febbraio 2016. E’ una sorta di discesa agli “inferi”, post terremoto, di un personaggio dall’identit androgina nell’ipogeo napoletano, dove abita, all’interno di una stamberga, tra gli elementi più arcani della napoletanit , in compagnia dei topi, metafora dei napoletani stessi e dei fantasmi delle leggende metropolitane partenopee, dalla Bella mbriana al Munaciello, tra spazzatura e oggetti simbolo della sua condizione, alla ricerca di un’identit smarrita dentro le macerie della storia e della sua quotidianit terremotata.
Ultimo appuntamento della programmazione fuori abbonamento, dal 15 al 17 aprile 2016, è con Milvia Marigliano in Ombretta Calco di Sergio Pierattini, per la regia di Peppino Mazzotta. Ombretta sta facendo un viaggio, il viaggio più importante della sua vita. Un viaggio fuori dai vincoli imposti dal tempo e dallo spazio. Mentre procede, senza soluzione di continuit , nel passare in rassegna i momenti più significativi della sua esistenza, ne comprende il senso. Riemergono dalla sua anima fallimenti, dolori, frustrazioni, debolezze, illusioni, tenerezze, slanci incoscienti verso un futuro che sar sicuramente migliore, desideri legittimi di una vita normale, inclusa in affetti confortanti e routine rassicuranti.
La proposta artistica del Teatro Nuovo di Napoli rafforza e consolida il suo essere luogo di ospitalit , d’idee e di confronto artistico costante, estendendo lo sguardo a nuove iniziative e progetti collaterali in via di definizione.
Info e prenotazioni
0814976267
6
Teatro Nuovo – Via Montecalvario, 16 Napoli
www.teatronuovonapoli.it
botteghino@teatronuovonapoli.it
Nella foto, in alto, Enzo Mosato in uno scatto di Fiorenzo De Marinis; In basso, una scena di "Scende giù per Toledo"