La Carmen Suite in scena al Teatro San Carlo ha attratto tanti da occupare ogni ordine di posti fino al loggione su in alto. Non solo napoletani. Nel palco centrale dove ero ospite, adiacente a quello ex reale che mi ha permesso di assistere contemporaneamente alle esibizioni dell’orchestra, erano quattro ballerine di Polla(Sa) e tre spagnoli. Tale affluenza va spiegata dalla presenza di Svetlana Zakharova, ucraina della scuola del Teatro Bol’soj di Mosca, dall’attrazione e fascino che sprigiona la danza, dalla storia di amore sensuale scritta nel 1845 da Prosper Mrime e raccontata in musica da Georges Bizet.
«Ho avuto il privilegio di lavorare con Alberto Alonso, cubano, al Bol’soj, afferma l’etoile Svetlana, in una versione della Carmen Suite creata apposta per me. Questa nuova edizione è più simile a quella che ballava la grande Alicia Alonso(nota interprete anche nell’assolo “La morte del cigno”). Carmen rappresenta per me la libert e la passione, l’amore e la indipendenza, una vera e propria esplosione di emozioni e sentimenti».
La sua bravura di singolare ballerina è apparsa molto eloquente anche nell’imprimere da brava attrice alla sua interpretazione il temperamento focoso e spregiudicato del personaggio. In scena è stato il simbolo della seduzione in un corpetto nero ridotto al minimo su un corpo statuario, gambe slanciate nude come colonne corinzie, un fiore rosso tra i capelli, occhi luminosi come fari in una notte puntati sul pubblico per far splendere le emozioni di ognuno. Immobile nell’arena con un piede esteso o flesso, spesso con un sorriso brioso spontaneo e seducente in movimenti lenti armoniosi, in volo come aquilone, ha scatenato tanti scrosci di applausi a scena aperta.
Con lei Denis Rodkin nel ruolo di don Jos, Mikhail Lobukhin in Escamillo, Edmondo Tucci nel ruolo di Zuniga, Alessandra Veronetti interpreta il Destino. Tutti eccellenti e degni di essere in scena con la stella Svetlana e di ricevere applausi nel sottolineare la loro elegante raffinata gestualit e la perfetta interpretazione. Scenografia e costumi di Boris Messerer sono pregevoli, originali, raffinati. La scena è un semicerchio di una arena spagnola per tori murato con posti a sedere in alto. La sua forma chiude la parte simile del Massimo in modo tale da rendere il pubblico presente e partecipe nella stessa arena. Tutto si svolge nello spazio in cui avviene la lotta tra toro e uomo.
L’ingresso in scena di Svetlana avviene dal setto riservato all’accesso del toro. Lei si ferma, scalpita con le braccia protese in avanti pare subito la vittima che muore per gelosia e amore. E’ accolta dal pubblico con un lungo applauso, prova di ammirazione e gioia di ritrovarla. Sonia Calero, cubana, ha curato la ripresa delle coreografie ideate da Alberto Alonso. Alexei Baklan, direttore dell’Orchestra del Massimo, con i protagonisti e ballerini della Scuola di danza del San Carlo è chiamato più volte alla ribalta da incandescenti fragorosi applausi.
Da prologo alla Carmen Suite si sono esibiti in Spanish Dance & Concert Sara Sancamillo, Giovanna Sorrentino, Luisa Ieluzzi, Annalina Nuzzo, Annalisa Casillo, Marcello Pepe, Salvatore Manzo, Stanislao Capissi, Alessandro Staiano, Massimo Sorrentino. Coreografia di Lienz Chang, maestro del Massimo su musiche di Jules Massenet tratta dall’opera El Cid. Azione scenica con duetti e trii in sequenze articolate molteplici combinazioni intrecciati tra danza classica e danza spagnola.
In quindici minuti uno spettacolo vivace in cui appare professionalit e pregevole stile dell’arte coreutica della Scuola del Massimo. Direttore Baklan. Costumi di Giusi Giustino.
L’ULTIMO APPUNTAMENTO, DEDICATO A ANNA RAZZI
Quinto edultimo appuntamento per Autunno Danza 2015, marted 20 ottobre ore 20.30 il
Gala della Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo, nata nel 1812 e tra le più antiche al
mondo, voluta da Pietro Hus sotto il regno di Gioacchino Murat. Il Gala rende omaggio a colei
che ne è stata direttrice per 25 anni, Anna Razzi, che per cinque lustri ha avviato all’arte
tersicorea numerosi talenti, rendendo l’istituzione del Massimo un’eccellenza formativa per
standard elevati e apprezzati a livello internazionale, come testimoniano le tourne e
numerosi riconoscimenti.
Per saperne di più
In alto, Svetlana Zakharova in uno scatto di Pierluigi Abbondanza. In basso, Anna Razzi fotografata da Alessio Buccafusca