La casa. Per alcuni è una scultura da abitare, un equilibrio delle forme, un corpo imponente dove vivono anche i sogni. E forse a tutto questo ha pensato nel proprio inconscio Maria Rosaria Petirro, quando, da tredicenne, divisa tra le scuole medie e il suo domicilio di piazza dei Martiri, nell’elegante quartiere partenopeo di Chiaia, decide che da grande sar un’arredatrice di interni, ascoltando il grido di una forte passione. Si fa distrarre solo temporaneamente dal veto di famiglia che la dirotta dall’idea di frequentare il liceo artistico verso l’iscrizione allo scientifico (il Mercalli). Poi, in corsa, cambia marcia e opta per un diploma in contabilit aziendale, finch non s’impone con i propri desideri, scegliendo di seguire un corso privato di arredamento.
ARCHITETTURA, PAROLA MAGICA
Si è lasciata appena alle spalle la scuola, quando nel negozio di un amico che vende parquet entra un rappresentante di rivestimenti e pitture edili. Cerca qualcuno che pubblicizzi i prodotti tra gli architetti al suono di quella parola “magica”, si propone per l’incarico, pur varcare la soglia del microcosmo architettonico. Cos, in alcuni degli studi professionali che contatta, comincia a far pratica di disegno. E, dopo aver lavorato anche come rappresentante di mobili, atterra in un nota boutique di design al Vomero dove esplora tutti gli angoli di un mondo tanto amato. Tenace, continua a precorrere le strade della creativit , aprendo con suo marito (architetto) un negozio di oggettistica in via Bernini, per coltivare l’amore nei confronti della bellezza creativa dedicandosi, più tardi, anche alla vendita di abbigliamento per donna con il marchio di famiglia “Pour les amis” .
UN ANGOLO DI IMMAGINAZIONE
Dieci anni dopo, si riaccende forte la fiamma per l’arredamento e sbarca in uno spazio di Corso Vittorio Emanuele, specializzato in progettazione e arredo dove comincia a organizzare eventi. Con un idea ben precisa offrire visibilit al talento femminile e maschile. Bagaglio importante che porta con s nel suo recente approdo Spazioinvenzione designers. Un luogo dove artisti e artigiani napoletani, da marzo 2014, in via Vannella Gaetani 8, non lontano da Villa comunale e piazza Vittoria, possono trovare il loro angolo di poesia. Come la giovane Manuela Belfiore (generazione 1988) che espone il simbolo della chiocciola, stilizzato nei dipinti ma anche in leggerissime sculture (porose) in siporex, materiale simile al polistirolo. O Simona Lanzillo che dipinge emozioni passando per “Spaccanapoli”. E ancora, Paola Conforti che inventa bracciali all’uncinetto senza dimenticare l’incantesimo della ceramica o Teresa Cervo che inanella sculture con il fil di ferro. E, accanto ai cappelli di Paola Morra, oggetti in feltro che lei stessa crea. Piccoli vulcani scaramantici con cornetto incorporato, souvenir made in Naples, oppure piante di girasoli e altri piccoli fiori che non appassiscono mai.
LA FOLGORAZIONE DELLA CARTAPESTA
Tra le sue nuove folgorazioni, quella per la cartapesta che le suggerisce gufi colorati con sguardo all’insù o svuotatasche dalla sagoma di pesce. Ma tra le sue mani perfino una anonima lampada bianca targata Ikea acquista personalit , vestendosi di catenelle formate da piccole corde marine. Capita pure che si ammanti di una rete che le dona un tocco misterioso e audace; a volte diventa vivace busto umano illuminato dall’estrodi tessuti ritagliati e incollati. E’ quella vivacit di un istante che le ispira una soluzione briosa per ridare tono a un ambiente e entusiasmo a chi si rivolge a lei perch non ne può più del proprio salotto le occorre un attimo per capire come e dove restituire “coraggio” ai padroni di casa annoiati dalla “solita vista”. Basta cambiare il colore di una tenda o di un comò, con spirito d’iniziativa e “d’economia”.
LA VITA, GRANDE ROMANZIERA
La parola cultura circola “pericolosamente” nel suo spicchio di immaginazione urbana dove il regista/attore Sergio Savastano insegna a recitare nel suo laboratorio teatrale e dove scrittori o interpreti trasmettono vibrazioni all’anima tra presentazioni di libri e cene/spettacolo. Dopo l’attrice/cantante Antonella Morea che ha attraversato il panorama artistico partenopeo partendo dalle villanelle e arrivando a Patroni Griffi e Gragnaniello, sabato 28 novembre Enza Di Blasio dar voce al mare, sull’onda della dolcezza disegnata dai testi dell’autrice Vannina Iodice e della tradizione partenopea, da Bovio a Di Giacomo. Ispirata dalla vita, grande romanziera che intreccia gioia e dolore.
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Nelle foto, Maria Rosaria Petirro e le creazioni esposte nel suo spazio. Nell’ultima foto, l’angolo con i lavori di Manuela Belfiore