Alchimia blu. Chimigrammi e cianotipi. E’ il titolo della mostra che la fotografa autodidatta romena-canadese Alina Chirila inaugura lunedì 25 novembre alle 16 alla Biblioteca universitaria di Napoli in Via Giovanni Paladino 39.
L’autrice vive e lavora come psicanalista a Waterloo, in Canada. Da sempre interessata alla fotografia su pellicola, Alina nel corso degli anni ha subito il fascino delle tradizionali tecniche analogiche che l’ha portata a perseguire e sperimentare diversi metodi di manipolazione dei materiali fotografici.
Un’attività che lei stessa considera esplorazione di esperienze, del sé, del prossimo e della relazione col mondo. Il suo lavoro è stato pubblicato in riviste canadesi e americane e rappresentato al Flash Photography Festival nel 2016.
Il percorso espositivo si divide in due parti: Alchemy. Exploration of the hidden – Alchimia. Esplorazione del nascosto Cyanotype. Almost Blue – Cianotipia. Quasi blu.
La prima propone una selezione di chimigrammi. Un chimigramma è una fotografia senza oggetti, senza macchina fotografica, senza una rappresentazione: rompe le regole e si piazza al confine tra fotografia e pittura.
Un disegno alchemico con gli stessi elementi di una fotografia tradizionale: luce, sviluppo, fissaggio: alchemico perché l’alchimia riguarda una trasmutazione irripetibile e inspiegabile.
Nella seconda sono raccolte fotografie realizzate usando il processo storico del cianotipo e negativi di grande formato. Le immagini indagano temi come la natura, la solitudine, e il passaggio del tempo.
La cianotipia è un antico metodo di stampa fotografica, caratterizzato dal tipico colore Blu di Prussia, scoperto da Sir Hohn Herchel nel 1842 e introdotto dalla prima fotografa donna, Anna Atkins, che creò centinaia di fotogrammi di alghe e felci con questo processo. I libri contenenti le sue immagini furono il primo esempio di pubblicazione che utilizzava un processo fotografico per illustrazioni scientifiche.
Al vernissage interverranno: il direttore della Biblioteca Universitaria di Napoli, Raffaele De Magistris, Dario Giugliano, docente di estetica all’Accademia di Belle Arti di Napoli e il fotografo Fabio Donato.
La poetessa Nokyoung Xayasane leggerà alcuni brani tratti dal suo secondo libro di poesie: The Girl Who Was Thursday Night / La ragazza che era giovedì sera. Nokyoung è lao, nata in un campo profughi thailandese. È arrivata in Canada cinque giorni dopo il suo quinto compleanno nel 1989; lavora come redattrice a Toronto ma la sua passione è la scrittura.
Per saperne di più
http://www.bibliotecauniversitarianapoli.beniculturali.it/
Alchimia blu. Chimigrammi e cianotipi
Biblioteca Universitaria di Napoli
Dal 25 novembre 2019 al 4 gennaio 2020
Orari: lunedì-venerdì 10.00 – 18.00