Pacchiello, venditore ambulante di taralli caldi caldi e di guai neri neri di Pasquale Ferro è interpretato da Roberto Capasso – che ne firma anche la regia. Pacchiello (foto) è un uomo senza pudore, divorato dall’ambizione, privo di coscienza, impazzito a causa del vile denaro con un desiderio assoluto della lordura della propria esistenza, un Riccardo III neomelodico trasportato in una Napoli ubriaca senza veli, un uomo ossessionato dal potere, dal suo antico benessere e che oggi vive di ricordi del passato vendendo taralli alla stazione centrale di Napoli.
La sua unica compagnia è una bambola che con la sua presenza gli ricorda costantemente la solitudine che vive quotidianamente, una solitudine quasi voluta, cercata, perché lui considera le persone inutili: la gente serviva solo alla sua misera esistenza, di una miseria dell’anima.
Pacchiello è un personaggio singolare, definito a Napoli ‘nu malessere, ‘nu perocchio… porta nel suo cuore tutte le brutture del mondo, deformato nel corpo e nella mente.
Capasso lo ripropone al Teatro TIN sabato 30 novembre ore 21 per la rassegna Incanti marrati. Questo spettacolo gira da oltre tre anni con un ottimo successo di critica e di pubblico, debutta per la prima volta al Teatro Festival di San Giorgio a Cremano, per poi girare per gli spazi teatrali campani, finalista al Festival MonoDrama di Sala Consilina dove ha debuttato riscuotendo ottimi consensi. Sarà anche il 28 novembre al teatro Gelsomino di Afragola per la rassegna Acti’n Drama.
Il regista/attore sottolinea che “Pacchiello non ha età, non ha tempo, è semplicemente una anima sporca, affascinante nel suo essere malvagio: il pubblico deve conoscere realtà inimmaginabili, quasi irreali… che, tuttavia, esistono.
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Per sapere di più sulla rassegna al Tin (Vico del Fico al Purgatorio, 38)
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