La povertà globale quest’anno è stata sotto i riflettori mondiali del Nobel. Grazie ai vincitori del riconoscimento per la sezione economia: gli economisti Abhijit Banerjee, Esther Duflo e Michael Kremer che hanno sperimentato un nuovo approccio alla lotta contro l’indigenza nel mondo (foto).
I tre esperti di nazionalità indiana (Banerjee), francese (Duflo) e americana (Kremer) hanno migliorato enormemente la nostra capacità di lottare in concreto contro la povertà mettendo a fuoco la possibilità di cambiamento nel concreto, individuando per esempio, interventi più efficaci per migliorare la salute dei bambini.
E di come evitare la povertà negli anni a venire si parlerà a Napoli, venerdì 20 dicembre, alle 9.30, all’Istituto degli Studi Filosofici in via Monte di Dio 14, durante l’incontro Sfida alla povertà: politiche di welfare e misure di prevenzione della povertà futura.
Il presidente dell’Inps Pasquale Tridico discuterà di reddito di cittadinanza, welfare e politiche di sviluppo per il Sud confrontandosi con il presidente nazionale delle Acli e portavoce dell’Alleanza contro la povertà, Roberto Rossini e il presidente dello Svimez, Adriano Giannola.
Il presidente delle Acli di Napoli, Maurizio D’Ago presenterà un documento con proposte per il welfare e la previdenza del futuro appositamente elaborate dall’associazione dei lavoratori cristiani partenopei.
Spiega D’Ago: «Proprio nella capitale del Mezzogiorno, in cui il precariato e il lavoro nero sono delle piaghe, vogliamo porre l’attenzione sul fatto che il tentativo di colmare le carenze del nostro sistema previdenziale pubblico con la previdenza complementare è purtroppo fallito. Infatti, giovani, donne e lavoratori del Sud, possono partecipare solo marginalmente a piani previdenziali privatistici, a causa dei bassi salari e della precarietà dei rapporti di lavoro. Urge un piano di emergenza finalizzato al consolidamento delle posizioni assicurative di questi lavoratori dipendenti con periodi di attività intermittenti, oppure vittime di un utilizzo improprio del part-time».