Sorridere soddisfatti. Pensando a ricordi, sensazioni, situazioni piacevoli. Una pagina dietro l’altra, sessanta volti felici si espongono all’obiettivo di Roberto Mango, senza difese. Il venticinquenne fotografo napoletano li ha raccolti in un libro che ha fatto stampare per loro, li ha invitati nella sua casa di Posillipo e ne ha distribuito le copie. Ecco come ha preso forma il progetto “mi faccia il piacere”, nato per la curiosit  di conoscere come l’appagamento possa prendere corpo. Amici dei genitori e amici degli amici si fanno ritrarre dall’autore mentre raccontano la loro visione del piacere. Ogni scatto è legato a una frase. Il primo è un viso di donna che sovrasta il suo pensiero di piacere «mio figlio che mi chiede le coccole la mattina». Il secondo è di un uomo contento di «stare con gli amici». Femminile è anche il sesto incantato dai «sensi che zittiscono il cervello». E via via, fino alle ultime due emozioni afferrate nel sorriso «passeggiare nella natura» e «vivere il mio uomo». Ma non è finita qui. Adesso è pronto per la seconda fase fotografare i figli di chi ha gi  fotografato. E qui l’azione si rallenta perch, per la maggior parte, le nuove generazioni sono in giro a studiare o a lavorare per il mondo. Occorre aspettare che tornino di tanto in tanto. Come è rientrato lui, da un anno londinese.
Quell’anno vissuto a Londra

Un po’ statunitense per formazione (ha frequentato le elementari alla scuola americana), dopo il liceo scientifico al Mercalli, Roberto decide di iscriversi alla facolt  di ingegneria elettronica a Napoli. Cambia idea e sceglie economia aziendale a Roma, ma è più impegnato in giro per la capitale a scattare istantanee che a studiare per gli esami. Poi, la passione scoperta pian piano sin da bambino prende il sopravvento e, completata la sua attrezzatura fotografica, decide di andare a Londra, guadagnandosi da vivere fotografando interni per agenzie immobiliari. E si iscrive a un corso per imparare a realizzare ritratti. La prima foto venduta e pubblicata su una rivista online è la scala del tulipano nella casa della regina, accanto al museo del mare, nel parco di Greenwich. C’è la fila per immortalarla. Non si perde d’animo, aspetta il suo turno e, steso a terra, realizza il suo clic. Che non è l’unico a una scala nel suo archivio fotografico pure quelle (a cuore) dell’antica dimora dei principi Albertini di Cimitile in via Teresa degli scalzi, poco distante dal Museo archeologico nazionale di Napoli e di Palazzo Mannajuolo in via Filangieri.
Scene di mare
La pazienza dello sguardo gli suggerisce la mostra sbarcata nel marzo 20015 al Pan (Palazzo arti Napoli). Il titolo “seanes” è un gioco di parole e riproduce il suono di “scenes” scene di mare che nascono per caso. In costiera sorrentina, all’hotel Cocumella, propriet  di famiglia, con il cellulare intercetta un effetto del sole sull’acqua. Per ottenere il medesimo colpo d’occhio torna di mattina alla stessa ora, armato di una vera macchina fotografica. Dall’alto, ignari turisti disegnano frammenti di vacanza popolati di riflessi (in bianco e nero) che Roberto mette insieme in un catalogo con brevi monologhi o dialoghi immaginati dal giornalista Carlo Nicotera. Cos un nuotatore calvo, osservato dall’alto, riflette poeticamente nell’angolo beato della sua solitudine «Qui. Solo/All’alba//Nella luce/nella scheggia/Nel riverbero/Ora/Pian piano/Nuoto oltre il confine…/Non lontano…/…Oltre…».
Le sfumature del Vesuvio

Nemmeno alcuni passanti inglesi incontrati per strada sanno di finire nel suo mirino di curioso osservatore della realt . Atterrano in un calendario, invece, gli scorci dell’aeroporto di Capodichino rinnovato, nati dalla collaborazione con lo studio di architettura Gnosis. Si vestono di colori le Vele di Scampia cancellando lo stereotipo di una inquietante oscurit  e il Vesuvio vibra di sfumature, immerso nel tramonto o nella via lattea. Momenti vacanzieri o di gavetta rivelano la continua attenzione al dettaglio, in Marocco o in un lussuoso appartamento. In cerca di qualcosa di nuovo. Per sentirsi ogni giorno differente.

Per saperne di più
www.robertomango.com

Nelle foto, in alto, le facce del piacere. In basso da sinistra, la scala del tulipano e due visioni del Vesuvio

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