L’Accademia di Belle Arti di Napoli aderisce al Progetto ministeriale Turandot fin dal suo lancio nel 2009, stabilendo, per anno accademico, un numero di contingente riservato a studenti cinesi che manifestino la volont  di studiare le Arti in Italia.

Il progetto, analogo al Marco Polo per l’universit , ha avuto subito un grande successo visto le numerose richieste di preiscrizioni,
soprattutto per i corsi di Arte Visiva, pervenute dall’Ambasciata e l’Accademia ha cos accolto i primi studenti nel 2010 con grande entusiasmo nonostante alcune criticit  dovute soprattutto al gap linguistico. Nel tempo l’esperienza si è consolidata e oggi i nostri studenti cinesi sono circa 300, il 10% del totale degli iscritti e frequentanti tutti i corsi dell’offerta formativa.
Gli studenti, dopo un primo periodo in cui tendevano a fare comunit ‘ tra loro, atteggiamento peraltro comprensibile, hanno oggi stretto amicizia e relazioni con i loro colleghi italiani con i quali si frequentano per studio e per svago. L’occasione del Turandot, dunque, ha permesso all’istituzione tutta di misurarsi in una dimensione internazionale particolarmente interessante anche se non priva di difficolt . Naturalmente l’Accademia è sempre stata meta di studenti internazionali (studenti Erasmus ed extra UE dal Messico, Brasile, Russia, Iran), ma le relazioni con la Cina sono importanti anche per la qualit  degli scambi e dei progetti in essere e allo studio attraverso le convenzioni con le universit  cinesi.
Universit  prestigiose sempre più interessate a mettere a punto un sistema di curricula congiunti e pianificare dei percorsi di formazione per i loro docenti. Annualmente una commissione composta dai nostri docenti viene ospitata in Cina per preselezionare gli studenti e per promuovere l’Accademia di Belle Arti. I docenti viaggiano in numerose citt  (Pechino, Chengdu, Nanchino, Canton, Shijiazhuang tra le tante) e, spesso, conducono workshop e seminari nelle universit  ospitanti. Gli studenti hanno cos occasione di esperire metodi e prassi e conoscere in anticipo chi li accoglier  e guider  nel loro percorso formativo.

Il feedback è senza dubbio positivo
anche tenendo conto del fatto che il 90% dei nostri diplomati, tornati in Cina, lavorano nei settori delle arti e spesso insegnano nelle scuole e, in alcuni casi di eccellenza, nelle universit .

La nostra istituzione investe molto in termini di studio e risorse umane
nel progetto di internazionalizzazione, attivit  vocazionale per l’Alta Formazione Artistica, e evidenzia la necessit  di allocare, da parte politica, le giuste risorse economiche per le nostre istituzioni cos come avviene per le universit .

*Responsabile internazionalizzazione

Nella foto, un artista cinese fotografato da Fabio Donato durante un viaggio di scambi culturali tra la Cina e l’Accademia di Napoli

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