Non accade spesso nella narrativa contemporanea d’incontrare narrazioni con al centro protagoniste femminili; anche quando gli autori sono donne non è poi cos frequente imbattersi in “eroine” protagoniste di storie ed avventure varie. Forse anche perch troppo spesso la “fiction” privilegia il clich della detective story laddove la scena è inevitabilmente occupata dal commissario o dall’investigatore di turno che fagocita quasi sempre la scena del cosiddetto “plot” narrativo.
Luigi Mazzella supplisce, se cos si può dire, a questa carenza proponendoci un romanzo in cui le protagoniste sono tre donne le cui storie, come segnala apertamente il titolo, testimoniano una dichiarata “fuga dall’intimit “. E se si svolesse analizzare più dettagliatamente il libro, si potrebbe anche concludere che si tratta di tre romanzi in uno, nel senso che Mazzella non si limita ad una sola storia ma ne unisce ben tre vincolandole al nome delle rispettive protagoniste Norina, Jacqueline e Karla.
Tutte e tre sono personaggi alla ricerca di un qualcosa, uno spessore identitario ma sono più che altro accomunate da un desidero di evasione, o come suggerisce il titolo, di fuga da se stesse ovvero dalla propria intimit . Ciascuna donna è legata a una sua particolare peculiarit psicologica ed esistenziale Norina è la paurosa, Jacqueline l’anaffettiva, Karla la vittima, ma incarnano tutte un senso di sgomento e di frustrazione, come se fossero sempre alla ricerca di un dato certo che puntualmente sfugge loro , e che potrebbe viceversa assicurare una dimensione di vita non effimera ed in qualche misura “certificata”.
Non è da considerarsi secondaria la scelta dello scrittore di porre le donne al centro della scena, soprattutto in un momento come quello attuale in cui la specificit del genere femminile viene tanto spesso brutalmente penalizzata. La problematicit della vita delle protagoniste delle tre storie di Mazzella acquista allora una valenza che va perfino al di l dell’ambito letterario, ma se la letteratura ha un valore, come deve essere per la sua stessa natura, la scelta appare anche come una esigenza civile oltre che letteraria. Lo scandaglio della personalit delle tre protagoniste non resta inespresso, infatti, e va sottolineata la volont dell’autore di indagare con mano ora leggera ed ora più incisiva, sui tratti caratteriali della psiche femminile. Ma fare in modo che sia la donna ad occupare “l’espace littraire” fornisce anche la misura di una disposizione intellettuale di grande momento su cui occorrer riflettere – e molto anche in avvenire.
Il libro sar a confronto con le opere di un altro Luigi Mazzella, lo scultore napoletano, in un intrigante “vis- -vis” venerd 4 marzo alle ore 17,30 al Pan, Palazzo delle Arti di Napoli, animato da Matteo Palumbo, Carlo Di Lieto e Nino D’Antonio.
Luigi Mazzella
“In fuga dall’intimit ”
Tre storie di donne
Avagliano Editore, pp.400, euro 18,00
Nella foto, la copertina