Etico, biologico, lievitato naturalmente. Lo spettacolo "La masa madre" nasce dall’intuizione dell’attore Dario Tamiazzo che, durante la sua permanenza a Buenos Aires, ha studiato e approfondito il mondo dei fornai porteos e l’uso della pasta madre (‘o criscito, per i napoletani), lievito naturale che si tramanda di generazione in generazione nelle famiglie dei fornai. Lo spettacolo ha poi raggiunto la sua forma definitiva a Napoli con Ettore Nigro che ha firmato la regia.
Lo propone ora la rassegna Vocimute (che propone monologhi dando spazio a vicende di chi solitamente non ha voce, ignorato dai più) diretta da Rosario D’Angelo, gioved 7 aprile, alle 21, negli spazi dell’Hotel Palazzo Caracciolo, in via Carbonara 112. E’ la storia di Sante, un ragazzo che vuole diventare fornaio perch ha un sogno fare il pane per tutti. E cos lotta per mantenere viva la pasta madre che ha ereditato dal nonno fornaio. Parte alla volta di Buenos Aires dove inizia a lavorare in un panificio, lotta insieme ai compagni per salvaguardare la naturalezza del pane e distribuirlo a tutti, segnando in tal modo la storia politica e gastronomica dell’Argentina.
"La masa madre" è un inno alla resistenza alimentare, contro l’industrializzazione selvaggia dei processi alimentari che porta alla perdita delle tradizioni gastronomiche, contro la manipolazione dei cibi e dell’essere umano. Lo spettacolo è andato in tourne un po’ dovunque (e sar ancora in giro prossimamente) da Napoli a Padova fino all’Expo di Milano, da Parigi a Witten, da Zurigo a Caracas fino al Festival internazionale di Bogot . Le scene sono diArmando Alovisi , i costumi diPatrizia Visone per Vitrizia, la
grafica di Luca Serafino e le foto di Roberta Mazzone(Nell’immagine, un momento dello spettacolo). Il biglietto costa 10 euro (aperitivo incluso).
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