Porta il nome del suo storico locale di fronte al Palazzo Reale di Napoli, la piantina di caffè che Michele Sergio ha seminato in Honduras, dov’è andato a febbraio, prima del lockdown causato dal Coronavirus. Lasciando, così, un pezzo della sua città.
Un viaggio compiuto dall’imprenditore, terza generazione del Caffè Gambrinus, con l’associazione culturale Umami che, grazie al progetto imprenditoriale Umami Area Honduras, pratica un’agricoltura sostenibile al 100% nella piantagione acquistata nel 2017.
Dopo la visita nella “piantagione modello” Finca Rio Colorado nella città di Santa Rosa de Copan, in questi giorni è partito un importante progetto di formazione rivolto ai dipendenti, nel caffè partenopeo frequentato da personaggi celebri come D’Annunzio, Ernest Hemingway, Oscar Wilde, Jean-Paul Sartre e che ha appena festeggiato i suoi primi 160 anni.
Le lezioni teorico-pratiche sono del Coffee skills program di Sca (Specialty coffee association). Per la prima volta approdano a Napoli corsi di analisi sensoriale del caffè guidato dai trainer Sandro Bonacchi e Francesca Surano, sviluppati con assaggi e degustazioni di caffè di alta qualità provenienti da tutto il mondo.
Da segnalare anche il corso di barista skill tenuto da Andrea Cremone che ha formato i giovani baristi e aggiornato quelli più maturi alternando lezioni teoriche e dimostrazioni pratiche.