Shazar Gallery riprende le attività e guarda al futuro. L’esposizione presentata per dare inizio a questa delicata fase di ripartenza, dal titolo Re_setting, è stata da poco inaugurata nella Galleria di via Pasquale Scura (a Napoli) e resterà allestita fino al prossimo 31 luglio.
Ripristinare, ripartire, ricominciare, la mostra invita a un nuovo inizio e ad una riprogrammazione sin dal titolo, Re_setting appunto, che si configura come l’occasione per recuperare il tempo perduto durante questo periodo di chiusura forzata, condensandolo nello spazio della galleria. È il momento di guardare al futuro, di riappropriarsi piano piano della quotidianità senza tralasciare, però, tutto ciò che a causa dell’emergenza sanitaria e del tempo eccezionale in cui ci siamo improvvisamente trovati non è stato fatto, è stato rimandato o si è trovato sospeso.
Otto gli artisti scelti per l’esposizione collettiva, Giovanni Battimiello, Monica Biancardi, Simone Cametti, Saghar Daeiri, Rocco Dubbini, Lello Lopez, Anna Raimondo e Paola Risoli. In mostra troviamo le opere che la Galleria avrebbe dovuto esporre nelle fiere annullate o in personali saltate, c’è però anche qualcosa in più.
Questo tempo di isolamento forzato è stato anche tempo di creazione e lavoro e quindi alcuni artisti propongono, attraverso Re_setting, nuove opere: Paola Risoli presenta il video “Visor in a bottle”, Simone Cametti ha realizzato un vecchio progetto, una scultura, un coltello che simboleggia una parte di realtà da eliminare e Lello Lopez, invece, ha prodotto in quarantena due piccoli lavori del progetto “Paesaggio Morale”.
«Dopo gli eventi seguiti al 9 marzo – racconta il gallerista Giuseppe Compare – al pari di tutte le gallerie italiane, ho dovuto annullare mostre, partecipazioni a fiere e rimodulare la programmazione attuale e futura. Parte di essa è stata spostata online su diverse piattaforme, modalità che continuerà a essere in attivo perché ormai è parte integrante di un agire contemporaneo: tuttavia, ritengo come molti che l’arte abbia bisogno di essere vissuta e guardata da vicino, in modo particolare per quella che non è ancora perfettamente assimilata dal grande pubblico».
Da diverso tempo, in effetti, siamo abituati a una dimensione anche virtuale dell’arte, iniziamo a non stupirci nemmeno più tanto e in un tempo come quello dell’isolamento forzato, a dire il vero, i tour virtuali e le piattaforme ci hanno tenuto compagnia ma, soprattutto, hanno permesso all’arte e agli artisti di non fermarsi. Ora, però, è più che mai necessario riprendere a “vivere” gli spazi espositivi, osservare le pennellate, le sagome, la materia, gli allestimenti, tutti quei particolari che la tecnologia non riesce a restituire attraverso uno schermo.
Re_setting sarà visitabile fino al 31 luglio, dal lunedì al sabato, dalle 14.30 alle 19.30. In ottemperanza alle nuove norme di distanziamento la Galleria accoglierà solo due ospiti per volta, muniti di mascherina, ancora necessaria negli spazi chiusi. La prenotazione, che sarà possibile effettuare attraverso tutti i canali ufficiali della Shazar Gallery (indicati di seguito), è obbligatoria.
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