Qui sopra e in alto, Palazzo Firrao, nel cuore del centro storico di Napoli

Con l’estate che ormai è esplosa e con gli annunci di una Campania Covid-free, si scalpita affinché si trovino i mezzi e il coraggio di riprendere, seppure con calma, una certa vita social-culturale in giro per la città. E le iniziative cominciano a fare capolino.
In uno dei palazzi storici più belli di Napoli, in pieno centro, ecco un’ottima idea: la rassegna “Teatro di Cortile”. Palazzo Firrao, in via Costantinopoli 98, in collaborazione con “Teatro pubblico campano”, accoglie teatro e musica fino al 23 luglio.
Posti distanziati e prenotazioni online non stanno demotivando il pubblico che ha accolto calorosamente la proposta, vista quasi come una sorta di riunione serale per godere in forma privata dell’arte teatrale e paradossalmente sentirsi più prossimi a un palco e ai suoi attori.
Se non avete mai avuto il piacere anche solo di affacciarvi all’ingresso del Palazzo, vi anticipiamo che sarete accolti dal portone Seicentesco ma che subito dopo vi si aprirà il particolare cancello disegnato da Mimmo Paladino (su commissione degli stessi condomini) che in questo caso diventa metaforicamente sipario dalla strada e soglia che accoglie, confina e racchiude la magia delle rappresentazioni.
Il calendario è ricco di protagonisti come Enzo Moscato, Sergio Rubini, Isa Danieli, L’Orchestra di Piazza Vittorio e Maria Nazionale solo per citarne alcuni.
Insomma un teatro condominiale che di certo non è improvvisato e che nasce dall’attenzione e dalla passione degli stessi abitanti che si sono costituiti in Associazione culturale “Palazzo Firrao Onlus”.
Abbiamo vissuto una pandemia che ha reso protagonisti i nostri balconi come piccoli palchi casalinghi e i nostri cortili come punto di convergenza di ogni nostra voce o eco, compensando il silenzio che c’era nelle strade. Oggi questo limite è stato visto come un nuovo punto di ripartenza ma soprattutto si sta lanciando un segnale molto forte di supporto alla fascia di tutti quegli artisti che vivono una situazione post-emergenza estremamente stagnante e che purtroppo non ha date di scadenza a breve.
Il cartellone si è aperto con un omaggio ad Eduardo De Filippo e in una sua famosa frase “Il teatro non è altro che il disperato sforzo dell’uomo di dare un senso alla vita” possiamo ritrovare per certi versi proprio il senso della rassegna stessa che ci auguriamo possa fare da apri pista ad altri progetti creativi in questo difficile periodo, tra bellezza architettonica e le 7 arti.
Prossimo appuntamento, martedì 7 luglio, alle 21. In scena, “Scannasurice” il testo che segnò il debutto di Enzo Moscato da autore e interprete nel 1982. Protagonista, Imma Villa diretta da Carlo Cerciello.
©Riproduzione riservata 

Per info e prenotazioni
http://www.teatrofirrao.it/

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