Si chiama Universo della conoscenza e propone video di qualit alta, sia rispetto ai contenuti che a una nitidezza di immagini tale da garantire un sorprendente effetto-cinema. la web-tv di Rai Trade presentata mercoled 11 febbraio all’Orientale di Napoli.
In sala anche Gerardo Marotta, testimone di eccezione. Una presenza non casuale. Il prodotto che il presidente di RAI Trade Renato Parascandolo ha mostrato consiste in un archivio di interviste professionali ai maestri del pensiero che negli anni passati hanno accettato di farsi riprendere dall’obiettivo della TV di Stato. Un progetto che, guardando ai contenuti disponibili al momento, varrebbe meno della met se non avesse potuto offrire anche l’archivio formatosi nei lunghi anni di attivit dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Marotta.
L’Universo della conoscenza è una web-tv destinata a docenti e studenti ed è a pagamento. Per l’utenza campana, tuttavia, non sar cos grazie a un finanziamento della Regione. Buona l’offerta si possono rivedere o, in molti casi, vedere per la prima volta interviste rilasciate da Gadamer e Chomsky, Derrida e Apel, Galbraith e Kristeva. Il documento sui 35 giorni di Mirafiori e quello in cui Popper spiega il rapporto tra violenza e televisione. Quello di Grmek sulla storia della malattia e quello di Tilliette sulla poesia di Hlderlin. La presentazione è avvenuta nell’ambito di un incontro di studio dal titolo eloquente (“I saperi che cambiano.
L’Universit e gli strumenti audiovisivi”) ed è stata l’occasione per chiarire il senso che una simile iniziativa può assumere agli occhi di chi nell’Universit ci lavora. Lo storico dell’economia Paolo Frascani ha ricordato ad esempio che fino al 1910 circa l’immaginario storico lo facevano i libri d’avventura, ma gli anni Cinquanta sono ormai illeggibili senza il cinema americano.
Eppure gli italiani conservano una visione storiografica di s che troppe volte ritiene di poter fare a meno di simili aggiornamenti la tv li ha abituati ad assistere a stereotipi, pur di altissima professionalit per l’epoca in cui sono stati realizzati, ma che corrispondono appunto a momenti precisi di creazione dell’immaginario, dunque fortemente orientati. Non che il cinema di una data epoca non lo sia, ma non sempre se ne è preso atto nella stessa misura in cui si continua a riconoscere a determinati documenti piuttosto che ad altri uno strumento attraverso il quale interpretarsi. Il discorso conduce a questioni delicate e reali. Oggi qualcuno può affermare ad esempio che i campi di concentramento siano una bufala, e sono tutto sommato pochi quelli che saltano sulla sedia a sentire una simile cosa. Si tratta degli effetti di una regola autovalidante se una cosa è detta in tv viene validata per il fatto stesso di essere stata detta l . solo uno degli aspetti possibili del rapporto tra potere e comunicazione, e la filosofia non ha dovuto attendere le recenti rivoluzioni multimediali per dirci di che si tratta. Ecco perch è fondamentale che si faccia ricerca negli archivi, li si ordini e si metta a disposizione del pubblico in formazione documenti di straordinaria qualit come quelli contenuti in questa web-tv vista da una precisa prospettiva si tratta di una vera e propria operazione di ricostituzione della memoria storica, documenti che altri studenti, e non solo, prima d’ora non avrebbero mai potuto vedere.
Si attende ora l’aggiunta di altri moduli con interviste a specialisti al momento non presenti nel catalogo. Ad esempio, la web-tv non dispone di una sezione dedicata alla geografia, n di altre dedicate alla linguistica o ad alcuni campi della psicologia o altamente innovativi del teatro. E, naturalmente, è auspicabile che si arricchiscano al più presto le sezioni dedicate alle scienze dure.
Nella foto in alto, Noam Chomsky