Vico Lungo Sant’Agostino degli scalzi: una stradina nel cuore del quartiere Materdei.
Negli anni Cinquanta questo scorcio popoloso fu protagonista delle riprese cinematografiche de “L’oro di Napoli” di Vittorio De Sica, il famosissimo film a episodi che ci mostra lo sguardo innamorato del regista verso una città che, sebbene non fosse la sua natìa, lo accolse e lo ricambiò dello stesso amore.
Chi come me ha visto decine di volte la pellicola, ricorderà l’episodio girato nel quartiere in questione che si intitola “Pizze a credito” (ispirato a un racconto di Giuseppe Marotta), in cui una procace Sophia Loren veste i panni della moglie del pizzaiolo Rosario, Giacomo Furia.
“Da Sofia pizze a credito, mangi ora e paghi a 8” recita il motto del banchetto della pizzaiola più bella di Napoli che si affacciava proprio in questo vico.
E cos’era “L’oro” di Napoli se non in realtà tutto ciò che caratterizza la città stessa: la sua gente in primis, i vicoli, i popolani, le tradizioni, l’altruismo e l’arte di arrangiarsi.
E a tutt’oggi nel quartiere si respirano le stesse peculiarità e c’è chi si dà da fare per tenere alta la bellezza di un luogo che già stregò all’epoca il regista romano e che andrebbe sempre preservata.
Il giardino degli scalzi è un’oasi verde restituita alla comunità dopo 20 anni di chiusura, grazie all’Associazione Gioventù Cattolica che si occupa di minori e porta avanti il progetto di recupero del giardino Settecentesco dell’ arciconfraternita dei Pellegrini. Nasce così un orto urbano per i più piccoli dove si insegna a rispettare l’ambiente, a coltivare e capire i tempi della natura. Da diversi anni l’Associazione cura anche un oratorio/centro di aggregazione in Piazza Mercato ed è un punto di riferimento per tutti quei giovani che vivono con difficoltà nelle varie zone del Centro Storico.
C’è sempre da lavorare in un posto del genere, non si finisce mai di aggiustare e migliorare e infatti dopo aver rimesso a nuovo il muretto d’ingresso al Giardino, si è pensato di abbellirlo con un murale.
Il lavoro vedrà l’inaugurazione domattina alle 10. Con la ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, il presidente dell’Associazione Gianfranco Wurzburger e del Consorzio antiche botteghe tessili Claudio Pellone.
Un appuntamento per ritrovare e scoprire un luogo storico e poter sostenere le attività per il recupero e la riqualifica.
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