Giacomo Leopardi, poeta contemporaneo molto vicino ai problemi della modernit , nelle sue scritture la crescita dell’individualit e la perdita delle differenze,ambedue aspetti rilevanti nella nostra societ . Un pensiero moderno quindi quello del Leopardi, riconosciuto dagli esponenti del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, che, con l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa,partecipa alla nascita della cattedra di ermeneutica leopardiana.
Appena inaugurata al Suor Orsola Benincasa, istituita con valore curricolare (modulo semestrale, corrispondente a 4 punti di credito) nell’indirizzo di laurea specialistica in Lingue e Letterature Straniere.
La cattedra, dedicata alla poetica di Leopardi sar affidata a anni alterni a Emma Giammattei, gi docente di letteratura italiana al Suor Orsola e a Alberto Folin, membro del Comitato scientifico del Cnsl (Centro nazionale di studi leopardiani) e gi docente di scritture e poetiche al Suor Orsola.
“Quest’anno sarò io a svolgere il corso intitolato Leopardi e il nichilismo afferma Alberto Folin l’anno prossimo la cattedra ci sar la Giammattei. Il corso semestrale di circa trenta ore si protrarr fino a met maggio, il venerd e il sabato. Assieme agli studenti cercherò di dare un’interpretazione moderna alla scrittura leopardiana; una poetica che sicuramente ci porter verso interrogativi non molti distanti da quelli che adesso il mondo contemporaneo si pone. Non si può dimenticare che il grande poeta, prima di morire, aveva in mente un gran progetto scrivere una lettera a un giovane del XX secolo, per affrontare i più grandi temi di attualit . Progetto purtroppo rimasto incompiuto, ma che ci fa conoscere un Leopardi, uomo dell’Ottocento, capace di anticipare i temi e i problemi dell’uomo futuro”.
Tre le cattedre leopardiane nel mondo, questa del Suor Orsola è l’unica aperta anche agli studenti di altre universit (con le quali verranno istituite apposite convenzioni) e a chi desidera approfondire la conoscenza del poeta recanatese, anche indipendentemente da fini didattici o curricolari.
Oltre alle lezioni del corso sono previsti seminari, incontri e letture sulla poetica leopardiana cui saranno invitati i più illustri studiosi italiani e stranieri. Una scelta, questa della cattedra leopardiana, dettata dal particolare interesse che suscita uno scrittore come Giacomo Leopardi a Napoli che accolse l’ultimo suo soggiorno durato sette anni e una vivace scuola di critica leopardiana (da Basilio Puoti, a Francesco de Sanctis e a Benedetto Croce) A Napoli dove la biblioteca nazionale custodisce il più importante fondo di manoscritti leopardiani.
“Vi è un rapporto strettissimo tra Napoli e il Leopardi- afferma Giammattei- qui il poeta di Recanati ha elaborato pensieri e scritti che oggi racchiudono non solo quella che era la cultura ottocentesca del capoluogo campano, ma anche il patrimonio odierno della citt “.
La sua poesia ha un cuore partenopeo… “Il soggiorno napoletano fu davvero importante per il poeta conferma Folin Sotto il Vesuvio nacquero opere come la Ginestra e il tramonto della luna e, nonostante l’iniziale isolamento, la sua poetica è riuscita a consolidarsi nel pensiero e nelle scritture dei poeti e filosofi campani”.
Quel passato ha presente e futuro. “Le opere di Leopardi sono ancora oggi molto interessanti conclude Folin – e questo emerge non solo dai temi trattati, ma anche dalle quantit di studi effettuati sulla sua poetica in soli 200 anni. Svelano un poeta moderno e contemporaneo”.
In alto, Recanati il monumento a Leopardi