Un rivoluzionario “costume di vita”, un ciclone che ha avvolto e travolto la societ di un secolo fa. Un vortice tracciato dal trionfo tecnologico dell’uomo sulla natura. Qualcosa che sovverte le regole è per “lui” che ancora
si susseguono le manifestazioni, per celebrare i suoi 100 anni. Parliamo del Futurismo:”…Perch dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell’impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo gi nell’assoluto, poich abbiamo gi creata l’eterna velocit onnipresente. Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore del liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie, e combattere… contro ogni vilt opportunistica e utilitaria”. Queste alcune regole del “manifesto futurista” e del suo capo storico Filippo Tommaso Marinetti. Che sar ricordato con un tuffo nel passato nel luogo del futuro: lUniversit Suor Orsola Benincasa (dal 2007 uno dei membri promotori del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario del manifesto futurista costituitosi nel 2008 ). Organizzatrice dell’evento con due mostre e un seminario di studi: ” I Futurismi italiani e limmaginario della Nazione: letteratura, arti visive, comunicazione”.Le lezioni si terranno il 23 e il 24 ottobre nella sala Villani, interverranno insigni studiosi tra cui : Giuseppe Galasso, Walter Pedull (presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario del manifesto futurista), Emma Giammattei, Pietro Frassica della Princeton University e Pasquale Scialò. Nella prima sessione del seminario si affronter il tema dei rapporti tra il Futurismo e le diverse espressioni artistiche e moderne forme di comunicazione, nella seconda ci si soffermer su alcune interpretazioni regionali e individuali del Movimento. All’evento anche la presentazione dei primi risultati dello studio dellArchivio Gherardo Marone, custodito presso la Biblioteca Nazionale di Napoli e l’ annuncio della pubblicazione del volume "La Diana e Vela Latina: il Futurismo delle riviste napoletane" a cura di E. Bufacchi e S. Zoppi Garampi (Napoli, Macchiaroli), con importanti documenti inediti.
Ancora venerd alle 19.30 al Pan ( Palazzo delle Arti Napoli ), potremo insolitamente sfogliare e ascoltare la mostra: “Archivi del Futurismo. Ritratti dallArchivio Marone”, a cura di Silvia Zoppi Garampi, con lideazione multimediale di Marina Vergiani (direttrice del PAN). Saranno in mostra 60 documenti manoscritti dellArchivio, si potranno consultare più di 400 scansioni digitali delle carte dellArchivio e di pagine de « La Diana », la rivista fondata da Marone e dellAntologia della Diana. Sbirciare tra la fitta rete di corrispondenze e rapporti culturali tessuti da Gherardo Marone con scrittori legati al movimento davanguardia tra cui : Filippo Tommaso Marinetti, Guillaume Apollinaire, Paolo Buzzi, Carlo Carr , Auro DAlba, Filippo De Pisis, Lionello Fiumi, Luciano Folgore, Corrado Govoni, Armando Mazza, Alberto Savinio, Ardengo Soffici. Una larga fetta della produzione letteraria e artistica del Futurismo nel Mezzogiorno. Per la kermesse anche uninstallazione teatrale e unaccurata scelta di letture tratte da testi dellArchivio che verr trasmessa in filodiffusione. Venerd 23 novembre alle 20,30 sar inoltre presentata uninstallazione e azione teatrale a cura di Francesco Saponaro con Giovanna Giuliani e Marco de Notaris.
La mostra si potr visitare fino al 23 novembre.
La seconda esposizione di questo evento: “Corrente del Golfo. Parisio e Roehrssen futuristi a Napoli” sar inaugurata sabato 24 ottobre alle ore 17.30 nel Museo dellOpera dellUniversit Suor Orsola Benincasa con opere darte provenienti dallArchivio Fotografico di Giulio Parisio, e dalla ricercata collezione privata di Guglielmo Roehrssen, ultimo esponente del futurismo napoletano. L’allestimento è curato da Stefano Causa, Sergio Prozzillo e Silvia Zoppi Garampi, con la collaborazione dellArchivio Fotografico Parisio. L’interessante spazio espositivo si potr percorrere fino al 23 gennaio 2010.
In foto, ritratto della collezione Marone esposto al Pan