Dal mese prossimo fino a febbraio il Rione Terra sar chiuso al pubblico per importanti interventi strutturali. Si congeda con la personale dell’artista puteolana Renata Pagano. In fundo dulcis.
“Questa mostra sar l’ultimo evento del 2009 dichiara Valerio Abussi, Assessore ai Beni Culturali ed Ambientali del Comune che, per l’antico borgo di Pozzuoli, è stato denso di rappresentazioni e manifestazioni culturali. Regnata Pagano è il modo migliore per concludere in bellezza un anno cos ricco di eventi. Mi auguro per il prossimo anno di poter realizzare altre mostre di pittori originari dei Campi Flegrei e far conoscere cos le tante eccellenze artistiche e culturali della nostra meravigliosa terra”.
Il vernissage e l’incontro con la stampa avr luogo sabato 24 ottobre alle 17,00 nella cornice di Palazzo De Fraja. Interverranno il sindaco del Comune di Pozzuoli Pasquale Giacobbe e l’assessore ai beni culturali e ambientali Valerio Abussi, che ha promosso e organizzato la mostra nell’ambito del progetto “Percorsi Contemporanei ” del Rione Terra. L’artista presenter le sue opere con i critici d’arte Rosario Pinto e Violetta Luongo, e con Aniello Montano (ordinario di storia della filosofia all’Universita’ di Salerno). Nella “Antologica 1961-2009” Renata Pagana racconta il suo cammino di artista. “…una vita trascorsa con i pennelli tra le dita, ogni attimo è momento e testimonianza del suo essere pittrice innanzitutto… spiega Violetta Luongo. Dal Figurativismo degli anni ’60-70, gi contrassegnati dalla riflessione sul tema femminile, che attraverser le stagioni artistiche della Pagani, si approda, attraverso uno studio casuale, istintivo e gestuale sui colori, all’ Informale.
” E’ un momento importante per l’artista che, influenzata dal movimento dell’ “action paintig”, utilizza oli, vernici e quant’altro quali mezzi espressivi ed empatici per raccontare di s” , prosegue la Luongo. Il processo di sperimentazione sui materiali da impiegare nelle tele raggiunge l’acme con le Pitto-sculture, che vedono l’impiego di materiali di risulta come i pezzi anatomici di manichini. Nella serie degli urli – chiosa Violetta Luongo – la Pagano scandaglia l’universo femminile rappresentando i volti vulnerati dalla violenza, dallo stupro, dalla lotta, con colori forti abbaglianti, con pennellate graffianti e taglienti, ma si tocca il vertice con l’aggiunta di braccia che, non più contenute, fuoriescono dalla tela gesticolando e urlando la loro rabbia e frustrazione”. L’artista seziona la realt fin nelle sue viscere più profonde e oscure, che si colorano di luce nel sogno e nel mito.
“La Pagano affida la sua visione disincantata e aperta alla vita spiega Rosario Pinto alla pregnanza segnico-timbrico-contenutistica che ella vuole proporre in termini di un’ aurea solarit … La sua pittura contiene inflessioni oniriche e apparentemente surreali, per il cui ottenimento l’artista non esita a servirsi di un armamentario espressivo vasto e vario, che comprende anche l’uso di oggetti e l’inserto nelle sue opere di prelievi direttamente acquisiti dalla realt circostante” .
Palazzo De Fraja Rione Terra- Pozzuoli (Napoli)
24 ottobre 8 novembre 2009
venerdi 17,30- 19,00; sabato e domenica 9,30-18,00
Ingresso gratuito
In foto, tre opere di Renata Pagano: Deposizione, Scugnizzo napoletano e La mano nera della camorra