Non solo involtini primavera, riso alla cantonese e wanton fritti. La Cina è ben altra cosa. A raccontarla è il Pan (palazzo delle arti di Napoli, in via dei Mille 60) che da oggi (5 maggio) fino al 27 maggio ospiter la rassegna “Milleunacina”. Il progetto, promosso dall’istituto Confucio dell’Universit degli studi di Napoli, L’Orientale, a cura di Annamaria Palermo, prevede una serie di incontri a ingresso libero in cui si passa dai film alle mostre fotografiche, dalla cucina cinese al taijiquan, la ginnastica delle ombre che ormai si vede praticare anche nei parchi europei.
In programma “reading” letture di autori del ‘900 cinese. Le voci, che si presteranno a narrare il valore artistico e culturale della citt orientale, sono quelle di artisti noti: il cantante della Piccola Orchestra Avion Travel Peppe Servillo e gli attori Anna Bonaiuto, Roberto De Francesco, Cristina Donadio, Andrea Renzi e Iaia Forte.
Il boom economico e l’era dell’iper-globalizzazione sono il centro della rassegna. “MilleunaCina dichiara la curatrice Palermo ha l’ambizione di avvicinare il pubblico all’universo Cina, il grande Paese di Mezzo assurto ai timoni del pianeta, il cui futuro riguarda fortemente anche il nostro. Attraverso le grandi voci e le testimonianze più rappresentative dell’arte e della cultura fiorite in Cina dalla fine degli anni ’70 del secolo scorso ad oggi legate a tematiche centrali e attualissime come “modernizzazione e identit culturale”, “conflitti generazionali”, “tradizione e innovazione” è possibile rintracciare e svelare le ragioni profonde e gli snodi socio-culturali che hanno determinato e accompagnato la storia recente della Cina”.
Undici appuntamenti complessivi distribuiti nelle quattro settimane di maggio, articolati in cinque tappe: conversazioni e letture, film, chinese corner, video, foto e videoclip.
Oggi alle ore 18.00 alla Sala 1 del Pan, per la sezione Conversazioni e Letture, Annamaria Palermo terr una relazione dal titolo “La scatola dell’oppio: la scrittura letteraria del primo Novecento (1900 / 1950)”, di introduzione al reading di Anna Bonaiuto e Roberto De Francesco dei racconti di “Lu Xun, Diario di un pazzo e Rimpianto del passato”, e brani da testi di Mu Shiying, Mao Dun, Lao She.
Un ponte tra l’Occidente e l’Oriente attraverso il golfo di Napoli, che conferma la citt partenopea come adeguato palcoscenico per rappresentare l’arte e la cultura internazionale.
Nelle foto, la Cina vista da Aniello Barone
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