Italia e Francia, una storia infinita. E no, non stiamo parlando di una famosa rivalit  sportiva, e neppure della “guerra del vino”, o della tendenza di alcune modelle italiane di sposare presidenti francesi, ma di un legame ancora più profondo, un legame culturale, un sodalizio lontano nel tempo e, oggi, forte più che mai, fatto di scambi, di prestiti, di commistioni che rendono i due paesi sempre più vicini.
In quest’ottica si inserisce perfettamente il Festival della Fiction francese, organizzato dalla rete culturale francese in Italia con il sostegno di Cultures-France, che rinnova la lunga tradizione di dialogo e di scambio tra Italia e Francia grazie a questo particolare ed emozionante momento di incontro e di scambio tra gli autori e scrittori dei nostri due paesi.
Quest’incontro tra culture avverr  nella cornice del Grenoble di Napoli articolato in tre incontri, venerd 7 maggio, ore 16 e sabato 8, alle 11 e alle 16.
Nel primo incontro, dal titolo “Dentro Fuori”, Camille Laurens, Sandra Petrignani, Arno Bertina e Michele Serio cercheranno di rispondere ad alcuni interrogativi importanti per la vita degli uomini, di chi si interroga su come far emergere la propria esistenza, quando le relazioni con l’altro, sempre più complesse, cancellano le frontiere tra reale e virtuale, tenendolo sempre in bilico tra la coscienza di s e la totale spersonalizzazione. Un’opera “di frontiera”, attraverso la foresta degli uomini, passando dal sentimento del Non-Io, alle vite latenti dei video giochi, dai sentimenti elle relazioni delle grandi scrittrici del passato, alla follia di un’umanit  schiava dell’ignavia e dell’omert . La ricerca di una via di fuga dalla rete che la societ  ci tesse intorno, tra auto-analisi, auto-fiction, fiction biografica e l’esplorazione della soggettivit  dell’uomo contemporaneo.
Il secondo incontro, invece, “Qui Laggiù”, parte dalla domanda “come vivono gli uomini che vivono lontano da noi?”, in un viaggio che ci porter  attraverso il pianeta, negli Stati Uniti del mito letterario, di Zelda Fitzgerald, della povert , dei cataclismi; che ci ricatapulter  nel ’68 delle rivolte studentesche e che terminer  con una rappresentazione ravvicinata di Napoli e del Sud. Olivier Rolin, Elisabetta Rasy, Gilles Leroy e Maurizio Braucci ci mostreranno le loro riflessioni, i loro resoconti, che non sono “reportages”, ma esperienze di viaggio, il frutto dell’allargamento del proprio universo che inglobi le esperienze e che ne renda libera l’interpretazione. Un’intima avventura in cui l’altrove geografico diventa un paesaggio mentale, dove il “laggiù”, diventa vicino, familiare.
Nell’ultimo incontro, invece, accompagnata da un pic-nic con gli autori sulla terrazza dell’Istituto, prender  corpo la riflessione sul tema “Ieri Sempre”. Svie Germain, Melania G. Mazzucco, Stephane Audeguy e Luigi Guarnieri ci guideranno alla scoperta di cosa hanno ancora da insegnarci gli uomini del passato attraverso romanzi che sono vere e proprie “libri d’Ore”. Rifunzionalizzare il passato, riportare in vita filoni d’oro che mai esauriscono la loro curiosit , come la mitologia, la mistica cristiana e la tradizione ebraica, esplorare la storia delle scienze, dei costumi, la filosofia e la Storia, l’arte, la pittura, le grandi biografie di artisti come Tintoretto, tutto per tendere l’orecchio e riascoltare, “dans cet ardent sanglot qui roule d’ge en ge”, il destino di una lingua e dei suoi artigiani. Un tempo che scorre intorno a noi, circolare, in cui l’ieri è sempre.

In foto, Sandra Petrignani

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