La celebrit di Mozart è legata per i più a quel candore ingenuo della sua musica che, però, se letta con occhio attento, svela architetture sapienti e vertici di abilit compositiva che possono essere ascritti alla dimensione del genio.
Il concerto inaugurale della stagione dell’associazione Alessandro Scarlatti ha presentato due pagine tra le più celebri del Salisburghese: la Sinfonia n. 40 in sol minore che reca il numero di catalogo 550 e il Requiem.
Sobria, senza cedimento alcuno nel lezioso e nello stereotipato è apparsa la lettura fornita dall’orchestra Champs-Elyses che suonava sotto la direzione di Philippe Herreweghe. Alla formazione orchestrale si è unito il coro Vocale Ghent e Accademia Chigiana nel Requiem, contribuendo efficacemente a far materializzare davanti agli ascoltatori tutto un universo di sentimenti e di emozioni. Quelle emozioni che si provano nel profondo dell’anima quando ci si trova di fronte alla morte, al silenzio buio della vita che tramonta.
Philippe Herreweghe dirige con padronanza assoluta, da profondo conoscitore della partitura. Il pubblico che gremiva la sala del Castel Sant’Elmo ha partecipato con attenzione per poi tributare un meritatissimo successo, coronato da applausi lunghi e convinti. Tante chiamate, senza bis. Peccato!
Nelle foto, dall’alto, Philippe Herreweghe e l’orchestra
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