«Ogni museo del mondo ha un Correggio» afferma Sylvain Bellenger direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte. Con lui, c’è la storica dell’arte Patrizia Piscitello dalla ex reggia borbonica nel documentario “Correggio, dall’ombra alla luce” di Emanuela Avallone e Linda Tugnoli, e prodotto da Rai Cultura.
Il lavoro andrà in onda su Rai5 (canale 23) nell’ambito del programma Art Night: pittori a Parma (di Silvia De Felice e di Massimo Favia e Marta Santella, regia di Andrea Montemaggiori.) con focus su Correggio e Parmigianino nell’anno di Parma Capitale Italiana della Cultura.
Due artisti di immenso valore la cui fama nei secoli ha subito fortune alterne, ma che oggi hanno finalmente trovato il loro posto tra i grandi della loro epoca.
Di Correggio abbiamo notizie biografiche incerte, ma opere grandiose. Antonio Allegri detto il Correggio, dal nome del paese in cui è nato, è stato un innovatore, capace di studiare tecniche e tinture che ancora oggi sorprendono i gli studiosi.
Il film indaga come Correggio non abbia subito ottenuto il riconoscimento dei contemporanei, schiacciato da predecessori come Raffaello, Michelangelo, Leonardo. Poi, nei secoli, la sua pittura è stata riscoperta poco alla volta, diventando un pittore amato in tutto il mondo .
Seguirà il documentario inedito “Parmigianino, il prodigio e la sconfitta” di Maria Agostinelli e Silvia De Felice, per la regia di Marco Odetto.
Un racconto in forma di inchiesta, che ricostruisce il percorso artistico più controverso di Parmigianino. Vasari lo marchiò come alchimista e da allora la sua memoria si perse nelle maglie della storia. Eppure, le opere di Parmigianino sono ancora oggi considerate prove di eccezionale capacità innovativa, come la Madonna dal collo lungo, conservata alla Galleria degli Uffizi di Firenze, o l’Autoritratto entro uno specchio convesso, conservato nel Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Nella foto di Luciano Romano, Correggio, Sposalizio mistico di Santa Caterina, Capodimonte