Visioni indipendenti. Torna L’Independent Film Show (10 edizione), coordinato da Raffaella Morra, con il patrocinio morale della Regione Campania e il supporto della metropolitana di Napoli, da oggi, mercoled 10 fino al 14 novembre alla Fondazione Morra (Palazzo Ruffo di Bagnara, piazza Dante 89, Napoli).
Un’avventura sviluppata a Napoli, unica nel suo genere, raffinata, laboriosissima. Oggi è più che mai necessario in citt , un evento dedicato al cinema indipendente. La kermesse, muovendosi nel segno di questa convinzione, d voce ai filmaker.
“Fin dalla fine degli anni Sessanta, ho profuso le mie energie per contribuire al cambiamento culturale della mia citt , l’arte per me non è mai stata relegata a una mera dimensione estetico-visiva, ma è coincisa con la vita; ed è stata per me ragione di vita. Sono stato precursore di correnti che solo in seguito si sono storicizzate, compagno di viaggio di artisti, poeti e drammaturghi successivamente riconosciuti a livello internazionale, ho sempre lavorato d’anticipo, secondo l’idea, di un’arte intesa non come un mezzo per il successo, per il mercato, ma per l’amore della ricerca, della conoscenza, dell’arte per l’arte” afferma Giuseppe Morra.
Si da cos spazio alla creativit anche dei nuovi progetti, in un clima del tutto partenopeo e di festa, soprattutto. Una scaletta corposa e interessante che abbraccia tanti aspetti da quelli sociali a quelli politici fino a quelli più romantici. Masha Godovannaya per il programma “A Gaze From Within” ha selezionato alcuni video realizzati negli ultimi sette anni da artisti che vivono la Russia post-Perestrojka, sottolineando temi sociali e politici.
Il mare è l’elemento di ispirazione per “Films of the Sea” a cura di Mark Webber; la prima sezione è composta dal lungometraggio “At Sea” di Peter Hutton, che riflette sulle forti implicazioni di impatto ambientale causate dalla brutalit del consumismo, e da “What the water said” di David Gatten, dove sono l’oceano e i suoi abitanti a realizzare il film.
“The Sublime is Now!” è una selezione di film e video realizzati da Jeanne Liotta, artista americana che, riprendendo le teorie di Ralph Waldo Emerson, interseca l’arte, la scienza e la filosofia naturale nel suo complesso “Science Project”.
Il programma “Bruce Baillie, la mistica del Canyon Cinema” a cura di Mario Franco esplora una piccola sezione della spettacolare filmografia di Baillie. “Per Baillie realizzare un film è una ricerca cine-spirituale, un mitologico universo composito di superfici e spiritualit , disponibile alla percezione e all’analisi intellettiva, ma che spesso lo rende un puro folle come Parsifal o Don Chisciotte”.
Ian Helliwell presenta “Hellivision short films”, un’ampia panoramica che spazia dall’astrazione al found footage fino all’animazione, dove la sintesi tra immagine e suono acquista un valore fondamentale, trasformando il materiale filmico in un’espressivit acustica.
E infine Thomas Draschan e Bernhard Schreiner con “Double Exposure” omaggiano il film-maker tedesco Thomas Feldmann, che nella sua breve attivit ha lasciato una produzione filmica intensa e radicale come il film incompiuto “Double Exposure”, un vero concentrato di emozioni.
Mentre, venerd 12 novembre alle (ore 18) è prevista la presentazione del libro “Cinema come poesia. Capitoli sui bordi di un’immagine” di Tommaso Pomilio con gli interventi di Lorenzo Esposito, Gabriele Frasca e Donatello Fumarola; a seguire la proiezione/performance di Ajenk video-poema di Jonida Prifti (montaggio e trattamento delle immagini di Andreina Noce).
In foto, la locandina della kermesse