Il libro di Vito Ferrone/”Non avrò scampo”: seconda indagine per l’ispettrice de Asmundis. Sulla morte di un fisico nucleare

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In foto, Vito Ferrone. In alto, la copertina del libro

Non avrò scampo. La seconda indagine dell’ispettrice de Asmundis di Vito Ferrone, edita da Apeiron, mette al centro della narrazione uno scenario insolito quanto cruciale per la moderna medicina, la lotta ai tumori.
Vito Ferrone, nato in Lucania ma adottato da Napoli, è insegnante di Chimica e Tecnologie chimiche, ricercatore e divulgatore scientifico, ma è anche un acclamato giallista che non rinuncia alla missione educativa, nemmeno quando si tratta di un’indagine di polizia.
Basta prendere in mano il libro e osservarne la copertina, il rosso e nero della grafica, una pistola e un microscopio stilizzati, anticipano il tema di questo singolare giallo partenopeo.
La storia, infatti, si apre con la morte di un fisico nucleare nella propria auto, da qui parte l’indagine che si muove tra le vie di Napoli, tra quartieri ricchi e popolari, e nell’ambiente pieno di ombre e luci accecanti della ricerca medica.
L’autore coniuga una trama insolita, non si tratta di un delitto di camorra ma di Fisica, madre della scienza, con un altrettanto insolita poliziotta al suo secondo capitolo: Maria Camilla, giovane donna di origini alto borghesi, ma non per questo meno aggressiva e coraggiosa.
L’investigatrice è una donna privilegiata che, pur avendo davanti a sé tutte le possibilità, ha scelto di fare i conti con il dolore e con la violenza. Unico punto debole della sbirra: l’amore.
Mattia infatti è l’uomo che Camilla non riesce a togliersi dalla mente. Di Mattia, Camilla, è malata. Il risvolto drammatico però è sempre in agguato, perché Camilla dovrà anche confrontarsi con la legge che lei stessa ha giurato di difendere.
In questa seconda indagine l’enigma da sciogliere è complesso, assieme all’investigatrice apprendiamo via via la terminologia di settore, il corretto funzionamento della strumentazione medica, il modo in cui la sanità campana gestisce i fondi per l’acquisizione di quei macchinari all’avanguardia, che possono salvare la vita a migliaia di persone.
Ma per quale motivo l’uomo, Giulio Grassi, è stato ammazzato con ben cinque colpi di pistola? Il traffico illecito di costosi trattamenti per la lotta ai tumori è la chiave interpretativa e il movente per questo delitto.
La struttura scelta per la narrazione privilegia il dialogo a discapito delle descrizioni, come a suggerire una camera che segue sulla scena i personaggi.
Il tema della Fisica medica non è calato nella trama come mero pretesto, la struttura del romanzo è costruita per intero attorno al dato scientifico, rinnovando il ventaglio di tematiche di cui è fatto un genere, quello del giallo, che a Napoli ha trovato la sua casa.
©Riproduzione riservata

IL LIBRO
Non avrò scampo – La seconda indagine dell’ispettrice de Asmundiis
Vito Ferrone
Apeiron
€ 14.50


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