Torna a splendere l’affresco di Mattia Preti sulla Porta San Gennaro, nel cuore di Napoli. È stato svelato e presentato alla città il restauro dell’affresco seicentesco del Mattia Preti situato sulla Porta San Gennaro nel cuore di Napoli.
Il recupero nasce da un lavoro corale che ha visto insieme pubblico e privato: tutto comincia nel settembre 2019 con la firma della convenzione che ha dato immediatamente il via ai lavori e che, nonostante le numerose difficoltà dovute alla pandemia, è riuscito a giungere al termine.
Il restauro è stato presentato ieri da: Michele Pontecorvo Presidente FAI Campania, Emanuele Vitulli Presidente AReN Associazione restauratori napoletani e il direttore dei lavori Gennaro Piezzo, insieme a Alberto Sifola Presidente Friends of Naples Onlus creata con il preciso scopo di recuperare, di volta in volta, i fondi necessari ai restauri per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali della nostra città.
L’affresco del Mattia Preti ha avuto una vita molto travagliata: trent’anni dopo la realizzazione dell’edicola votiva, il dipinto fu danneggiato a causa del terribile terremoto del 1688 e, nella metà del Settecento, versava in un pessimo stato di conservazione.
Alla fine dell’Ottocento si decise di restaurarlo, coprendolo con un composto di albume d’uovo e siero di latte che lo rese, a contatto con l’atmosfera, quasi del tutto illeggibile. L’ultimo restauro risale agli anni novanta ma, a distanza di quasi 30 anni, il dipinto si presentava degradato e annerito.
Il progetto è promosso dall’assessorato all’istruzione, alla cultura e al turismo del Comune di Napoli e dal FAI Campania con la collaborazione sul territorio della IV Municipalità. L’opera di restauro è stata realizzata grazie al sostegno gratuito di AReN Associazione Restauratori Napoletani, dell’Associazione Friends of Naples e l’Associazione costruttori edili Napoli. Un lavoro che non sarebbe stato possibile senza l’affiancamento e l’alta sorveglianza della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli, grazie alla storica dell’arte Laura Giusti e alla restauratrice Barbara Balbi.
L’affresco sarà al centro degli ultimi due weekend (sabato 22, domenica 23, sabato 29 e domenica 30 maggio) del Maggio dei Monumenti con un itinerario culturale accompagnato da una visita guidata: “Sulle tracce di San Gennaro” collegherà il Rione Sanità alla porta dedicata al Santo.
L’itinerario comincia dalla chiesa di Santa Maria alla Sanità, luogo delle catacombe di San Gaudioso, idealmente collegate a quelle di San Gennaro. Attraversando il Borgo Vergini si giungerà a Porta San Gennaro, scrigno di storie, leggende e vicende storico-artistiche.
La scena pittorica realizzata da Mattia Preti è divisa in due blocchi: in alto, la Vergine col Bambino in mezzo a una gloria di Angeli poggia su una falce di luna, tipico attributo iconografico dell’Immacolata Concezione. Da un lato San Gennaro in paramenti vescovili tiene tra le mani l’ampolla di sangue e dall’altro lato San Francesco Saverio con il dito puntato verso il cartiglio con la scritta: S. FRANCISCUS XAVE… PATRONUS. Collocata in secondo piano in abito monacale è una Santa con una ghirlanda di rose che la incorona.
In basso, sono raffigurate le disgrazie patite dagli abitanti della città flagellata dalla peste. A sinistra è seduta sui gradini l’Allegoria della Peste incarnata da una donna piena di piaghe e coperta di cenci colta nell’atto di mordere se stessa ( ovvero l’auto alimentarsi della malattia attraverso il contagio).
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