Ultimi giorni per visitare la mostra Lucio Del Pezzo. Opere anni ‘60. Napoli. Prorogata fino al 12 gennaio alla galleria Aica Andrea Ingenito Contemporary Art proprio per l’affkluenza e il successo di pubblico. Un rafforzato omaggio all’artista che torna nella sua città dopo quindici anni di assenza, con un momento di festa, nel finissage di giovedì prossimo, aperto al pubblico dalle 18.30.
L’esposizione, curata da Andrea Ingenito e Piero Mascitti e realizzata in collaborazione con la Fondazione Marconi di Milano, presenta circa venti opere – collage, acrilici, tempere su tavola e una monumentale scultura in legno di 250 cm d’altezza – tutte degli anni sessanta. Anni molto impegnativi per lui. E’ nel 1960, infatti, che lascia Napoli per Milano. Comincia così, il passaggio artistico dal disordine, dall’anarchia, dall’oggetto recuperato dai rigattieri napoletani, all’ordine, all’equilibrio, all’oggetto artigianalmente ricostruito.
Le opere esposte alla galleria di Andrea Ingenito mettono a fuoco questo momento di transizione: alcune raccontano ancora un Del Pezzo legato al folklore, al “barocco” di Napoli, altre indicano una creatività rigorosa e neoclassica.
In questa fase la figurazione neodadaista degli esordi intrisa di riferimenti alla cultura popolare partenopea, apprezzabile in lavori come La noia, tempera, olio e collage polimaterico su tavola del 1961 o lo splendido Senza titolo del 1962, si trasforma in una geometria razionale dal sapore metafisico, dove l’essenzialità delle forme rimanda a una dimensione archetipica con un’attenzione, però, al linguaggio pop.
Metafisica gioiosa, quella di Del Pezzo che ironizza e allo stesso tempo apprezza la situazione dell’odierna società consumistica, sottolineandone pregi e difetti. Emblematici, in tal senso, il Senza titolo del 1964 e Rosebud del ’65. In tutti i lavori mostrati, ci sono le cifre di sempre: il disegno materico, il colore che si rapprende, il clima sospeso tra realtà e irrealtà e la sapienza artigianale. E che questa si inispsensabile è l’artista setsso a metterlo in rilievo: «Occorre l’ispirazione, ma occorrono anche tante altre cose: inchiodare, martellare, incollare, tagliare, sezionare, impastare, filtrare e blandire i colori. Le mani lavorano attorno a quello che il talento, quando c’è, intuisce». E non elimina mai la dimensione del gioco: «Il divertimento – conclude- deve essere insito nell’arte altrimenti è come mettersi la toga».
Lucio Del Pezzo. Opere anni ‘60. Napoli
Andrea Ingenito Contemporary Art | Via Cappella Vecchia 8- Napoli
dal martedì al sabato, h. 11-19. Chiuso domenica e lunedì-ingresso libero
Per saperne di più
081.0490829
Nella foto, Lucio Del Pezzo Rosebud 1965, collage e acrilici su legno