La musica per sensibilizzare. Claudio De Bartolomeis e Diana Ronca, due musicisti convinti che la musica possa rendere migliore la vita. Ambasciatori della canzone partenopea, presentano il loro ultimo video: “Lu cardillo”, in collaborazione con Rino Zurzolo. Uno straordinario classico napoletano scritto tra il ‘500 e il ‘700, di autore anonimo.
Salernitani, uniti da 33 anni nella vita privata e da 28 in quella professionale, senza impresari, né agenti, Claudio e Diana scelgono sempre un classico napoletano per comunicare i loro messaggi. «La cultura partenopea- sottolinea la cantante- non deve essere dimenticata e va trattata con il giusto rispetto».
Iniziano la loro carriera professionale giovanissimi entrando a far parte del gruppo musicale supporter di Pupo. «Suonavamo con altri due ragazzi che facevano il piano bar, prendemmo spunto da loro e decidemmo di continuare da soli», raccontano. Spinti da una grande curiosità e passione per la canzone classica partenopea, danno vita al gruppo “La posteggia napoletana “.
Conquistano i grandi palcoscenici, la tv, le radio, approdano all’estero. Crescono rapidamente insieme, al punto da arrivare nel gennaio del 1990, a esibirsi per i festeggiamenti dei 78 anni di Roberto Murolo e a lavorare negli anni successivi con tutti i musicisti di Pino Daniele. Una vita immersa nella musica che affianca all’ormai consolidato repertorio italiano, il classico napoletano per sensibilizzare le nuove generazioni ai temi oscuri del presente.
«Per noi la musica è tutto– dice Diana- Crediamo molto nel suo potere amplificativo. Ogni tanto ci piace dedicare un video a un tema che ci sta particolarmente a cuore».
Dopo ‘A pizza’ per celebrare le eccellenze gastronomiche che fanno grande l’Italia, e Napoli in particolare, e ‘A città e Pullecenella’, interamente girato nel museo di Pulcinella di Acerra per farlo conoscere e valorizzare, è stata la volta di ‘Terra mia’, legato alla Terra dei fuochi in cui il duo salernitano ha invitato il popolo della rete a fotografarsi con la mano sul cuore per difendere una terra o una causa.
«La sorpresa, raccontano, è stata che molti hanno scelto una causa per veicolare il proprio messaggio e i temi trattati sono stati tantissimi: l’omofobia, il razzismo, l’abbandono degli animali, l’abusivismo edilizio». C’è chi come Fabrizio Macchi, campione paralimpico, che dopo 17 interventi e all’età di 17 anni, ha deciso di farsi amputare la gamba ed è diventato campione in più discipline sportive, si è fotografato in difesa della vita, contro ogni forma di discriminazione per le disabilità.
Con ‘Amaro è ‘o bene’ di Sergio Bruni, il duo affronta il delicato e più che mai attuale tema della violenza sulle donne. Il video-documentario si apre con un’intervista di una ragazza sotto scorta perché ha fatto arrestare sei dei suoi aguzzini. «Una testimonianza che ci ha colpito particolarmente, commentano, perché dettata più che dalla disperazione, dall’amore per la sorella e dalla voglia di non arrendersi. Un omaggio alle donne che non ce l’hanno fatta e a quelle che invece hanno trovato, o troveranno la forza di denunciare».
Claudio e Diana con la loro musica sostengono anche le popolazioni colpite dal terremoto coniugando cultura e beneficenza. «Portiamo i nostri spettacoli nei salotti, nei luoghi di incontro e la metà del ricavato con la vendita dei cd, sarà devoluto ai terremotati. Abbiamo pensato di scegliere un sindaco a cui consegnare la somma raccolta e di farlo di persona, il 21 marzo, giorno di inizio della primavera. Una data che vuole essere di buon auspicio, simbolo di rinascita».
Un susseguirsi di successi per il duo salernitano il cui motto è cuore e passione. I due musicisti saranno ospiti del Maurizio Costanzo show l’11 dicembre alle 21.10 su Rete 4 e il 16 saranno a Montercorvino Pugliano (Salerno) con lo spettacolo “Napoli era, ora”, un viaggio nella bella Napoli, quella della tradizione e della cultura, presentata in tutta la sua bellezza con stralci storici, video di alcuni tra i più grandi artisti partenopei e un repertorio musicale che va dal ‘500 ai giorni nostri.
Tanti i progetti che li vedono protagonisti, tra cui una biografia curata dal giornalista Luigi Coppola, un regalo per i 30 anni di attività, e un nuovo video con un protagonista d’eccezione, un colosso della nostra terra legato alla musica napoletana.
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