“Il filo teso” di Cosimo Mazzini (Bookabook, pagine 391, euro 18) è un avvincente thriller psicologico che, in un crescendo costante di tensione, tiene il lettore con il fiato sospeso fin dalle prime pagine.
Il ritmo della narrazione è magistralmente dosato, iniziando lento per terminare in un concitato susseguirsi di eventi e colpi di scena. Siamo ad agosto e la famiglia Geri, composta da Paolo, Sara e dai loro figli, Niccolò ed Ester, decide di trasferirsi nel paesino di Setriano lontano dalla città, in quanto il padre di Sara, Luciano, ha acquistato per loro una vecchia villa composta da tre appartamenti, di cui uno appartiene a lui e a sua moglie Rita e un altro è da affittare.
La casa è completamente immersa nel verde, lontano da tutto e da tutti. Gli unici vicini sono una coppia di signori anziani, Giorgio e Caterina Ansaldi, che abitano nella casa colonica a fianco. Hanno anche due cani, Alaide e un inquietante cane da guardia di nome Pandemonio.
Ambientarsi non è semplice per nessuno di loro ma la famiglia Geri pensa che iniziare una nuova vita in mezzo al verde sia una buona idea, se non fosse che fin dalle prime settimane dal loro arrivo iniziano ad accadere fatti strani.
A turbare gli animi è la strana atmosfera della villa, sospesa e misteriosa, in aggiunta ad alcune affermazioni di Giorgio che, con fare burbero e scostante, insinua dubbi nella mente di Paolo, e a degli strani ritrovamenti che quest’ultimo scopre nella rimessa che sta sistemando, disegni e fotografie che ritraggono i precedenti proprietari della villa.
Oggetti che Giorgio gli consiglia vivamente di bruciare, come se trattenessero ancora l’energia di ciò che è accaduto molti anni prima: un atroce delitto che vide coinvolta la famiglia Losi. Giorgio nota subito alcune somiglianze tra i Geri e i Losi, soprattutto per quanto riguarda Niccolò.
Il ragazzino infatti assomiglia molto al piccolo Pietro, il quale, tra le altre cose, adorava il cane da guardia di Giorgio, Salasso, esattamente come Niccolò adora Pandemonio. A peggiorare ulteriormente le cose alcuni fatti macabri avvenuti nei dintorni della villa e l’arrivo di Karl, DJ e nuovo inquilino dell’appartamento a fianco che, fin da subito, entra in confidenza con Sara e i bambini.
Bello, giovane e sempre solare. L’opposto di Paolo che da quando si sono trasferiti lì è diventato sempre più ombroso e paranoico destando, soprattutto in Niccolò, preoccupazioni e domande. Un crescendo di gelosia, dubbi, ossessioni e colpi di scena in una trama costruita alla perfezione, in cui nulla è lasciato al caso.
Personaggi interessanti e ben caratterizzati, descrizioni curate e uno stile di scrittura raffinato ed evocativo. “Il filo teso” di Cosimo Mazzini è un thriller coinvolgente, per nulla scontato, da gustare pagina dopo pagina. (Barbara Gionta)
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