2008. Helène collabora con diverse case editrici, traducendo dall’iraniano. È una donna forte, empatica ma al tempo stesso vulnerabile che dà tutta sé stessa nei rapporti con gli altri.
Si mostra piuttosto preoccupata infatti quando trova sul tavolo della cucina un biglietto da parte della sua amica Bianca con su scritto: “Torno presto. B”.
Un presto vago, che lascia intendere tutt’altro. Helène ormai dovrebbe essere abituata alle scomparse improvvise di Bianca, nota per essere uno spirito libero il cui elemento naturale è senza dubbio l’aria: “Era nel suo segno zodiacale e nel modo in cui si muoveva nel mondo.”
Questa volta però decide di indagare e si rivolge all’unica persona, tra le amicizie della coinquilina, il cui nome le è rimasto impresso: Karim. Si presenta al ristorante in cui lavora come cuoco per aver qualche informazione utile, ma inizialmente lui sembra non averne.
Fra i due però nasce una passione inattesa, travolgente che lascia entrambi sorpresi e un po’titubanti, soprattutto Karim, il quale ha una storia alle spalle che gli impedisce di lasciarsi andare totalmente ed accogliere il nuovo amore che sta nascendo.
Solo dopo un percorso di profonda introspezione riuscirà sganciarsi da ciò che lo fa soffrire e a volgere lo sguardo verso il futuro. Bianca conosce molto bene Karim, sa cosa lo tormenta e lui, dal canto suo, è a conoscenza del vissuto della donna che dopo averlo assunto come cuoco nel suo ristorante sull’isola di Kos, nel 1985, gli ha raccontato di sé attraverso confidenze ma anche tramite le storie che amava scrivere.
La passione per la scrittura e le ferite di un amore perduto li hanno uniti. Bianca amava profondamente una donna scomparsa prematuramente di malattia, Clara, animo sensibile ed elevato, che prima di incontrarla si recò nella città turca di Konya, per approfondire i principi del Sufismo e la figura del poeta e mistico Jalâl âlDîn Rûmî.
Karim quindi, dopo un periodo di silenzio e di raccoglimento suggerisce a Helène, tramite una lettera, dove pensa possa essere andata Bianca. È così che quattro vite, a distanza di tempo, iniziano ad incrociarsi, unite dall’indissolubile filo rosso del destino. Quattro anime mosse dalla ricerca di sé stessi e dell’amore.
“Il destino dell’onda” di Camilla Ugolini Mecca (edizioni il Falò, pagine 140, euro 15) è un’opera evocativa, intensa e ricca di importanti insegnamenti. Attraverso una scrittura elegante e scorrevole, l’autrice tratta i temi dell’amore e della spiritualità in modo per nulla scontato, bensì con profonda consapevolezza e con una tale empatia da coinvolgere il lettore in modo impeccabile.
Quattro storie in cui ognuno di noi può identificarsi e da cui può trarre ispirazione per il proprio percorso di vita e di conoscenza di sé. (Marika Lucci)
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