Napoli è nel suo percorso. E ancora una volta torna sotto il Vesuvio, in occasione della proiezione del film tratto da un suo libro. Lui è Philippe Vilain, classe 1969, autore dalla narrazione limpida e classica, sorridente e riservato nel privato. In residenza all’istituto francese di Napoli fino al 19 febbraio. Il film del 2014, che viene  presentato domani alle 19, s’intitola “Pas son genre” (“Sarà il mio tipo?”) e ripercorre la storia del romanzo omonimo, edito da Grasset. Con Émilie Dequenne e Loïc Corbery, diretto da Lucas Belvaux.
Agli occhi dello spettatore si propone un paradosso, di quelli che spesso la vita intreccia nei suoi giochi studiati dal destino. Un paradosso amoroso vissuto dal un professore di filosofia, Clément Le Guern, trasferito da Parigi a Arras, un piccolo centro al nord della Francia dove abita in un hotel e soffre visibilmente il suo allontanamento dalla capitale. Improvvisamente il suo mondo apoplato da Kant incrocia quello della bionda parrucchiera Jennifer che  ama i film di Jennifer Aniston…
Scrittore e  saggista, Vilain esplora le declinazioni dell’amore in tutte le infinite  forme: la gelosia (L’Étreinte), il senso di colpa di non amare abbastanza (Le Renoncement), l’impegno (L’Été à Dresde), l’adulterio (Paris l’après-midiLa Femme infidèle), la paternità (Faux-père), la timidezza (Confession d’un timide), le differenze culturali e sociali appunto  con  questo film  proposto al Palazzo Grenoble di via Crispi 86. L’appuntamento rientra nella rassegna #cinescoperta 2017.
In foto, una scena del film

 

 

 


 

 

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