Dolcezza e delicatezza. Ricordi e visioni. Parole e musica. Palpiti di colore e vibrazioni poetiche. E contaminazioni. Perché ogni arte s’intreccia con l’altra, prendendo vita dalle emozioni tradotte in creatività. E’ questo il codice (linguistico) della mostra di Maria Cristina Antonini Consonanti vocali che si inaugura venerdì 10 febbraio, dalle 17, negli spazi, in via Duomo 290/c, dell’associazione culturale Movimento aperto (Ma) di Ilia Tufano, gallerista attenta a offrire ai visitatori una panoramica delle esperienze artistiche della nostra terra (e non solo), nonché artista elegante, raffinata, incisiva.
Maria Cristina Antonini, con formazione napoletana e fiorentina, su un doppio binario, quello letterario con una laurea alla Federico II, e artistico, con il diploma alle Belle arti di Firenze, è docente di pittura e tecniche performative all’Accademia di Napoli e qui cura anche il fondo, da lei ideato, dedicato alle donne artiste e alla cultura di genere, nella biblioteca Anna Caputi.
Dipinti, ma anche carte, appunti di viaggio, percorsi della memoria, fotografie che emergono e s’impongono con l’autonomia dell’opera. Tra i lavori, l’installazione “Il dono”, con una scatola che contiene “reperti” donati, completata da un leggio sul quale sono collocate carte trasparenti, invito a giocare con la fantasia. E poi, Stoccolma, in una mappa dai contorni d’argento che ne disegnano pure le isole.
Osserva Dario Giugliano nel testo critico che accompagna l’esposizione: «L’opera di Maria Cristina Antonini mi pare che, tra l’altro, cioè tra tutti gli infiniti sensi che se ne possono ricavare, ci aiuti a sentire, a comprendere, a capire … Si tratta di un tentativo, folle ed estremo a un tempo, di cercare di afferrare la luce, come ciò che manca sempre al suo posto, a se stesso, col gesto, irrinunciabile, come mi disse l’artista, dell’estenuazione del colore».
La mostra resterà aperta fino al 1 marzo, lunedì e martedì ore 17-19, venerdì ore 10.30-12.30 e su appuntamento (tel. 3332229274)
In foto, “palpiti” in mostra