Michele Iodice, il ritorno. Non a Capri ma a Napoli, alla Intragallery di Via Cavallerizza a Chiaia, 57 (all’interno del cortile) che nell’isola azzurra ha lanciato a luglio la mostra itinerante O.O.PARTS / OUT OF PLACE ARTIFACTS / Reperti Impossibili, concepita appositamente per gli spazi del Centro Ignazio Cerio, quale rilettura in chiave contemporanea dei reperti conservati al Museo Cerio. Il 26 novembre, nello spazio napoletano, alle 11, si apre la personale “Waiting per…” in attesa di quella che sarà ospitata dal Museo archeologico di Napoli.
Ispirato dal piccolo antiquarium della fondazione Cerio, l’artista ha creato una vera installazione site specific di opere ready made, ispirate ai reperti paleontologici e archeologici collezionati dallo studioso Ignazio Cerio, composta da sculture ispirate all’antichità, ma rese contemporanee dai materiali utilizzati: metallo riciclato, acciaio, alluminio e resine.
Nella seconda sala della galleria sarà presentata anche una raccolta dei lavori di design dell’eclettico artista Michele Iodice, per una lettura a più livelli del suo mondo immaginifico.
Napoletano, classe 1956, Iodice è autore di numerosi interventi, allestimenti, installazioni e decorazioni in situ: il luogo è rivissuto, dall’artista come uno spazio da interpretare e del quale proporre una significativa trasformazione, non come un contenitore di cose create altrove.
Ha realizzato anche scenografie teatrali, impianti per feste, oggetti di design, con grande profusione inventiva ed una voluta alternanza fra la grande opera e il piccolo oggetto, tra il concettuale e il decorativo: affiora in lui un impulso rinascimentale riproposto in una sintesi moderna.
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